di Avv. Giuseppe Croari – Avv. Cristina Brilli
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Dal 2020 anche le aziende del Tessile, Moda e Calzaturiero che effettuano investimenti per progetti innovativi possono ottenere un bonus fiscale. Vediamo in quali casi viene riconosciuto il credito d’imposta.

 

La legge di Bilancio per il 2020, confermando le scelte degli ultimi anni a sostegno delle imprese italiane, ha previsto il riconoscimento di un credito d’imposta in favore di chi decide di investire in attività di R&S, transizione ecologica, innovazione tecnologica 4.0 e altre attività innovative.

L’obiettivo è quello di sostenere le imprese che investono in sviluppo tecnologico e di aumentarne la competitivitĂ  anche a livello internazionale, con bonus fiscali che ammortizzino – o recuperino integralmente – le spese sostenute.
Le imprese che effettuano investimenti per progetti innovativi nei settori indicati dalla normativa potranno ottenere un beneficio fiscale da utilizzare in compensazione sugli oneri fiscali.

Quest’anno, tra i settori ai quali il legislatore nazionale ha deciso di dare sostegno tramite tale strumento agevolativo vi sono anche il Tessile e la Moda.

Cos’è un credito di imposta
Con l’espressione “credito d’imposta”, in senso ampio si descrive una posizione creditoria del contribuente nei confronti del fisco, che può avere origine da situazioni molto eterogenee tra loro.

Più nello specifico, quello di cui parliamo qui rappresenta un beneficio fiscale che le imprese possono vantare verso lo Stato, a fronte di spese sostenute in un determinato periodo e per particolari tipologie di investimenti. Si tratta quindi di un incentivo previsto dal legislatore per stimolare lo sviluppo delle imprese, che viene spesso definito anche “bonus”.

Negli ultimi anni questo strumento è stato spesso utilizzato come forma di ausilio finanziario, soprattutto in favore delle PMI, per aiutarne la crescita e la competitività sul mercato, Ma ogni volta sono stati previsti requisiti e caratteristiche specifiche che richiedono una valutazione caso per caso, impedendo un’analisi e un’applicazione generalizzata della disciplina.

Per quali spese si può ottenere il Bonus

Sono ammissibili al credito d’imposta quelle attività innovative di design e ideazione estetica per la progettazione e la realizzazione dei nuovi prodotti e campionari, svolte dalle imprese operanti nei settori Tessile, Moda e Calzaturiero, ma anche dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica.

Le spese, per concorrere a formare la base di calcolo per il riconoscimento di questo beneficio fiscale, dovranno rientrare in una delle seguenti 5 categorie:

a) spese sostenute per il personale, con rapporto di lavoro subordinato o autonomo, ma che sia direttamente impiegato in tali specifiche attivitĂ . C’è un ulteriore incentivo per l’assunzione di giovani specializzati: le spese sostenute per assumere – con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato – soggetti di etĂ  non superiore a trentacinque anni, al primo impiego, in possesso di una laurea in Design o altri titoli equiparabili, impiegati esclusivamente nei lavori di design e innovazione estetica in laboratori o altre strutture di ricerca situati nel territorio dello Stato, concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta addirittura per un importo pari al 150 % del loro ammontare.

b) Le quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili utilizzati per lo svolgimento delle attività di design e ideazione estetica, comprese le attività di progettazione e realizzazione dei campionari, per l’importo ordinariamente deducibile ai fini della determinazione del reddito d’impresa e nel limite massimo complessivo pari al 30 % delle spese di personale indicate nel punto a).

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