di Moreno Soppelsa

La stampa digitale su tessuto ha un nuovo polo

Nel distretto comasco ha aperto i battenti il primo polo al mondo per la promozione del digitale nella stampa su tessuto. Si chiama Textile Solution Center ed è nato, con un investimento globale di due milioni di euro, per volontà di Epson e For.tex. Ha l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per ricerca, formazione, promozione e sviluppo

5b DSC_5344C’è chi lo chiama già Textile 3.0, per indicare la nuova strada della stampa su tessuto. La stampa digitale, naturalmente. Una tecnologia che ha tutte le carte in regola per consentire all’industria tessile italiana di mantenere una posizione di spicco nel panorama internazionale grazie a una rinnovata competitività, con particolare riferimento a quella del distretto comasco. Un distretto che è già da tempo all’avanguardia nella produzione di tessuti stampati con tecnologia digitale, tanto che oggi esporta in questo segmento il 70% della produzione per un valore di 1.173 milioni di euro.

Alimentare l’eccellenza

Se a Como si respira da tempo aria digitale per quanto riguarda la stampa su tessuto, grazie alla capacità e alla volontà di innovazione di alcuni operatori del settore, questa eccellenza va alimentata per non perdere il vantaggio acquisito dall’intero comparto. Per questo Epson, azienda che alla stampa su tessuto crede da molto tempo e ha le macchine giuste per farlo, e For.tex, società di Fino Mornasco specializzata in coloranti, addensanti e specialità per la stampa, si sono messe insieme per realizzare Textile Solution Center (www.textilesolutioncenter.it), primo polo al mondo per la promozione del digitale nella stampa su tessuto (Epson ha acquisito il 50% di For.tex).

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Il suo obiettivo è tanto semplice quanto ambizioso: diventare punto di riferimento per la ricerca, formazione, promozione e sviluppo a beneficio sia di chi stampa già in digitale su tessuto sia di chi vuole avvicinarsi per la prima volta a questa tecnologia. Un apporto fondamentale per consentire alle imprese italiane di rimanere competitive in un mercato che a livello mondiale cambia rapidamente. E la competitività è possibile investendo sia in macchine, sia in ricerca e sviluppo (per rispondere alle sfide rappresentate da nuovi tessuti e nuove lavorazioni) sia nella preparazione degli operatori di macchina e degli stilisti.

La visione di Epson

«La nostra visione – ha detto Daniela Guerci, direttore generale di Epson Italia – è di lungo periodo. Abbiamo investito sul tessile e ancora investiremo ma credo che oggi dobbiamo andare oltre. Come protagonisti della stampa digitale su tessuto, dobbiamo creare le condizioni perché questa tecnologia si affermi e cresca, non solo a Como. Per questo abbiamo scelto di investire, e crediamo, nel Textile Solution Center come centro all’avanguardia per la ricerca e la formazione sulla stampa digitale su tessuto: perché solo partendo dall’innovazione e dalle competenze potremo creare vera crescita».

Il contributo di For.tex

3 DSC_5302«Sin da quando ho fondato questa società commerciale per la vendita di prodotti per tintorie, stamperie e finissaggi – ci spiega Pietro Roncoroni, presidente di For.tex – il mio obiettivo è stato quello di fornire i prodotti più innovativi presenti sul mercato, perché il tessile per sua natura ha bisogno di un continuo rinnovamento sia per quanto riguarda i disegni sia per quanto riguarda i prodotti chimici. Sin dalla fine degli anni ‘90, quando la stampa digitale muoveva i primi passi nel tessile, mi sono interessato a questa tecnologia, che da una parte mi spaventava mentre dall’altra mi attirava per il potenziale che avevo intuito poteva avere. Negli anni immediatamente successivi c’è stato l’incontro con Epson, che cercava un partner con le competenze indispensabili sul versante dei prodotti chimici per la messa a punto della sua prima macchina industriale per la stampa su tessuto. Non basta infatti, come per la carta, avere la stampante e premere il pulsante di stampa. Ogni tipo di fibra richiede materiali e trattamenti particolari sia prima della stampa sia dopo in modo da ottenere la giusta penetrazione e la resa coloristica voluta. Bisogna impiegare addensanti che variano da tessuto a tessuto, sostanze chimiche diverse per i pre-trattamenti anche nell’ambito dello stesso materiale. La seta per una cravatta, per esempio, deve essere trattata in maniera diversa dalla seta per un vestito. Nell’era pionieristica della stampa digitale sono state sperimentate diverse tecnologie, ma quella che si è rilevata più adatta è quella delle testine piezoelettriche di Epson. E da qui sono nate le basi per la nostra collaborazione».

La stampa digitale parte da Monna Lisa

2La macchina industriale per la stampa digitale su tessuto citata da Roncoroni è Monna Lisa, sviluppata e prodotta dalla comasca F.lli Robustelli, frutto della collaborazione con Epson per teste, inchiostri e tecnologia di stampa, e con For.tex per la distribuzione di inchiostri e il supporto chimico. Una macchina che ha avuto un immediato successo sul mercato, anche perché realmente valida a differenza delle tecnologie zoppicanti che l’hanno preceduta e che hanno, al contrario, creato diffidenza nel comparto a proposito della stampa digitale. Negli undici anni successivi, grazie proprio a Monna Lisa, la stampa digitale su tessuto è cresciuta a un ritmo molto più elevato rispetto a quella tradizionale: nel distretto comasco è passata dal 2% della produzione totale all’attuale 58%, e si stima arriverà all’81% nel 2017. Una crescita annua prevista del 25%, in controtendenza con il comparto tessile italiano che nel 2013 ha perso il 2% toccando nel suo complesso i 12,870 miliardi di euro secondo dati divulgati da Unindustria Como.

Il reparto di stampa

9 DSC_5369Una delle caratteristiche più interessanti del Textile Solution Center appena inaugurato è rappresentata dal fatto che in 3000 metri quadrati disposti su due piani riproduce il maniera completa il processo produttivo industriale della stampa digitale su tessuto, dal pre-trattamento alla stampa vera e propria, sino ad arrivare alla fase di post-trattamento con l’asciugatura e il finissaggio. Nell’area dedicata alla stampa digitale, cuore del centro, ci sono quattro sistemi di stampa pensati specificatamente per il tessile: Monna Lisa T-16 e le Epson SurePress FP-30160, SureColor SC-F e SureColor SC-S. Il primo, sistema di stampa tessile digitale sviluppato da F.lli Robustelli impiegando le teste Epson Micro Piezo, è in grado di stampare ad alta risoluzione a una velocità che può arrivare sino a 300 metri quadrati all’ora, con la possibilità di interfacciarsi con CAD tessili e sistemi di asciugatura. SurePress FP-30160 è invece la prima stampante digitale per tessuti interamente progettata e costruita da Epson, capace di stampare su tessuto a una velocità di 35 metri quadrati all’ora alla risoluzione di 540 per 720 dpi. Complementare a Monna Lisa, è dimensionata per campionature e piccole tirature. Al suo fianco lavora la Epson SureColor SC-F, stampante inkjet a sublimazione progettata per il trasferimento a caldo su tessuti in poliestere per la personalizzazione di materiale promozionale, abbigliamento o segnaletica. Infine nell’area di stampa è operativa anche una stampante inkjet Epson SureColor SC-S, da 64” per la stampa su tessuti plastificati tra cui vinile e tela per la cartellonistica e la pubblicità in interni ed esterni.

Pre e post-trattamenti

Sempre al piano terra del TSC, a fianco all’area dedicata alla stampa digitale, è stato allestito un reparto per sperimentare, con il supporto di personale tecnico Epson e For.tex, le altre parti del ciclo produttivo: pre e post-trattamento. Per quanto riguarda la preparazione per la stampa digitale, il tessuto viene trattato con Pregen, una preparazione studiata da For.tex per assicurare un’eccellente resa dei colori e una perfetta definizione di linee e contorni. Nel centro è possibile anche studiare pre-trattamenti “su misura” per esigenze specifiche. Una volta stampato, il tessuto deve essere sottoposto alle fasi di vaporizzaggio e lavaggio in continuo o discontinuo. In quest’apposita area sono operative una rameuse per inkjet preposta al pre-trattamento e al finissaggio, un’unità per il lavaggio e l’asciugamento in largo di tessuti stampati in digitale, una barca per il lavaggio in corda dei tessuti e un vaporizzatore per la fissazione di stampe inkjet eseguite con inchiostri reattivi, acidi e dispersi su tutti i tipi di fibre. Alla fine dell’intero processo, se necessario, è possibile applicare ai tessuti stampati finissaggi specifici per ottenere effetti particolari tramite prodotti già presenti nella gamma For.tex oppure studiati e messi a punto su richiesta.

Al primo piano, infine, il centro dispone di una showroom dei tessuti stampati, un ambiente interamente dedicato alla raccolta di tessuti di tutte le fibre e di varie tipologie di stampati in digitale, dove valutare la qualità e le potenzialità di questa tecnologia anche grazie alla specola, la macchina professionale per il controllo qualitativo degli stampati, e tre sale meeting, con una sala riunioni da 30 posti per conferenze e corsi pensata per scuole, studiosi e operatori.

 Da Technofashion, giugno 2014, pag. 36