X-Rite Pantone ha partecipato al convegno nazionale di AICTC (Associazione Italiana di Chimica Tessile e Coloristica) di quest’anno, organizzato presso il Museo del Tessuto di Prato, un luogo che profuma di storia e occupa gli ambienti restaurati dell’ex Cimatoria Campolmi, gioiello di archeologia industriale del XIX secolo situato all’interno della cerchia muraria medievale della città.
L’intervento di Andrea Vannacci, direttore vendite per l’Europa meridionale di X-Rite Pantone, si è concentrato sul successo ottenuto da X-Rite Pantone all’ultima ITMA, illustrando i loro prodotti integrati: le soluzioni creative offerte da Pantone per le selezioni colore e gli strumenti e le soluzioni software standard di X-Rite, come gli spettrofotometri CI5, Ci52 e Ci7, il software di formulazione iMatch, la soluzione per la gestione della qualità IQC.
“Colori accurati dall’ispirazione alla produzione”, questo il titolo della relazione di Vannacci, per sottolineare che il colore serve per ispirare e comunicare, perciò va comunicato e diffuso con estrema precisione. X-Rite Pantone si propone di caratterizzare e standardizzare il colore globalmente all’interno di diversi flussi di lavoro con una accuratezza assoluta e su ogni tipo di superficie in modo che il flusso di lavoro CxF diventi lo standard elettronico per la comunicazione del colore, una sorta di contenitore universale per trasferire informazioni colore complete dall’idea alla produzione.
CxF è nato proprio per garantire direttamente il passaggio dal cliente o dal creativo alla sala stampa in modo corretto e digitale semplificando e accelerando le lavorazioni nell’intero workflow. Il dispositivo portatile Capsure e la famiglia di strumenti ColorMunki sono nati per supportare i designer di tessuti e moda al momento della creazione e nel processo di selezione del colore. Vannacci ha anche ricordato i 175 nuovi colori del Pantone Fashion+Home Color System e la sua nuova collezione nylon bright che comprende 21 tonalità di colori neon.
Trovare il colore giusto, comunicarlo, riprodurlo su materiali diversi e rendere la produzione uniforme e costante sono tutti fatturi chiave per l’industria tessile perché se il colore non è uniforme il prodotto si impoverisce; inoltre, il volume di lavoro è in aumento perché i colori sono sempre di più e il ciclo di vita degli stessi è ridotto, riducendo al minimo anche il tempo che passa dalla concezione alla produzione, che deve essere sempre più globale.