Prato e il riciclo tessile, Prato e la lana che rinasce, Prato città degli stracci. Non poteva dunque che intitolarsi “Stracci” il film, diretto da Tommaso Santi che lo ha scritto insieme a Silvia Gambi, dedicato al distretto che ha compreso le potenzialità del riciclo molto prima che si parlasse di sostenibilità e circolarità.
Il viaggio in Toscana ci porta alla scoperta di tante realtà specializzate che svolgono il lavoro tanto faticoso quanto essenziale del riciclo della lana.
Scopriamo così ogni passaggio e processo di un’attività che salva dalle discariche e dagli inceneritori diversi milioni di tonnellate tessili ogni anno.
Il racconto delle prospettive e dei livelli di qualità raggiunti da questa Industria del riciclo mostra una via concreta, che da più di 150 anni dà prova della sua efficacia, verso un futuro che può essere sostenibile solo con l’impegno di tutti: produttori, consumatori, governi.
Dagli stracci pratesi alla responsabilità sociale
Il film colloca Prato e le sue capacità industriali uniche al mondo in un contesto globale: i viaggi che i rifiuti tessili compiono per approdare in Africa richiama il tema della responsabilità che l’economia occidentale ha nei confronti dei Paese poveri, trasformati in discariche.
Ellen MacArthur Foundation
Una voce importante presente nel film è quella della Ellen MacArthur Foundation, che da anni si batte per diffondere pratiche di circolarità nei sistemi economici globali e che dedica molta attenzione al comparto del Tessile.
«I brand si devono misurare con la sfida dell’ecodesign, riducendo il consumo di risorse già dalla fase di progettazione dei capi e immaginare soluzioni che rendano possibile riciclarli a fine vita. Urge un cambio di mentalità dirompente».