A chiusura dell’anno passato, è particolarmente interessante l’indagine Congiunturale – condotta da Sistema Moda Italia (SMI) presso un centinaio di aziende associate operanti in tutti gli stadi della filiera e dimensionalmente assai diversificate – relativa al settore Tessile-Moda che si muove, complessivamente, in territorio positivo.
I risultati del bilancio 2017 a cura di SMI
Fatturato
In termini di fatturato, nel primo trimestre le aziende del campione hanno sperimentato mediamente una variazione di segno positivo nell’ordine del +2,8% rispetto al medesimo periodo del 2016. Più in dettaglio, mentre le imprese tessili non hanno superato il +1,3%, quelle dell’Abbigliamento-Moda hanno raggiunto una crescita più vivace pari al +3,6%. Nel secondo quarter si profila una prosecuzione del trend positivo, che porta ad archiviare un +3,8%. Da un lato, tuttavia, il “monte” segna una lieve flessione (-1,0%), mentre le aziende operanti a “valle” accelerano addirittura al +6,7%. Le stime rilasciate dalle aziende del panel con riferimento al periodo luglio-settembre indicherebbero una prosecuzione del trend favorevole, pur in deciso rallentamento rispetto ai risultati del primo semestre. Il fatturato del campione è atteso evidenziare mediamente una dinamica del +0,4%, sintesi di un -1,0% del “monte” e di un +1,2% del “valle”.
Mercati esteri
Con riferimento ai mercati esteri, le aziende partecipanti all’Indagine presentano risultati molto differenziati, da ricondurre non solo alle diverse merceologie, ma anche alla esposizione su differenti Paesi. Non mancano, del resto, sotto-campioni per i quali il cosiddetto “mercato interno btob” si è rivelato maggiormente favorevole rispetto a quello estero. Tra i best performer oltreconfine si possono ricordare le tessiture laniere piuttosto che le aziende del tessile-casa. Per le aziende del “valle” il secondo trimestre ha evidenziato i risultati migliori in termini di fatturato estero. Sulla base delle dichiarazioni delle aziende a campione, nel corso del 2017, dopo anni di continue contrazioni, sul fronte occupazionale si riscontra un segnale positivo, che porta ad archiviare un +1,1% nel primo trimestre dell’anno e un +0,9% nel secondo. Per il terzo quarter ci si attende, invece, una variazione positiva in frenata al +0,3%.
Raccolta ordini in portafoglio
I dati relativi alla raccolta ordini in portafoglio al momento della rilevazione campionaria – pur provvisori e parziali vista l’alta prudenza che caratterizza sempre più gli operatori economici – danno conto di un mercato moderatamente favorevole: la raccolta archivia un aumento del +2,7%. Più in dettaglio, gli ordini del comparto tessile chiudono con un incremento pari al +2,0%, mentre quelli dell’Abbigliamento- Moda presentano una crescita del +3,1%. Da notare, inoltre, come per entrambi i macro-comparti della filiera, sia la raccolta nazionale sia la raccolta estera si muovano positivamente. In controtendenza, si registra un trend opposto per alcuni comparti tessili, che trovano invece nel mercato interno maggior dinamismo, tra cui si ricorda la filatura laniera, la tessitura cotoniera e lo stesso tessile-casa, che tuttavia ha sperimentato tassi di crescita delle vendite estere sostenuti.
Sollecitate sull’evoluzione congiunturale per questo ultimo scorcio del 2017, le imprese a campione sono, ancora una volta, in netta prevalenza orientate a una “stabilità” delle discrete condizioni di business già sperimentate (74% degli intervistati). La quota di quanti confidano in un miglioramento del mercato passa al 18,6% (in aumento, dunque, rispetto a quanto registrato nell’Autunno 2016) e, corrispondentemente, cala quella di quanti temono un ulteriore peggioramento (7,4%). Percentuali molto simili si riscontrano, peraltro, sia per il complesso delle aziende tessili sia per quelle di abbigliamento.
Import&Export
Sulla base dei dati Istat a oggi disponibili, nei primi sette mesi del 2017 si archivia una dinamica positiva del commercio con l’estero, sia lato export sia lato import. Più in dettaglio, le vendite estere mettono a segno una variazione del +2,4%, superando i 17,9 miliardi di euro. Parallelamente, l’import cresce del +1,9%, per un totale di quasi 12,4 miliardi di euro.
I due macro-comparti della filiera presentano entrambi dinamiche positive, tuttavia su toni assai differenti. Relativamente all’export il Tessile frena al +0,5%, mentre l’Abbigliamento-Moda guadagna un +3,4%; nel caso dell’import, invece, il “monte” della filiera presenta una variazione pari al +3,5%, mentre il “valle” non va oltre un +1,2%.
A fronte del suddetto andamento degli scambi con l’estero, da gennaio a luglio 2017 il saldo commerciale dell’industria Tessile-Moda italiana, si porta sui 5,6 miliardi di euro, mostrando un incremento di quasi 183 milioni rispetto al gennaio-luglio 2016.
Al di là delle performance medie settoriali e di macro-comparto prima ricordate, se si osservano i risultati in termini di vendite estere ottenute dai singoli anelli della filiera, emerge un quadro più articolato nel periodo in esame. In ambito tessile, ad esempio, l’export di filati decresce del -1,6%, mentre quello di tessuti sperimenta un calo contenuto al -0,8%. Le vendite estere della biancheria casa e del tessile tecnico risultano, invece, positive, crescendo rispettivamente del +4,5% e del +3,0%. Nel caso del ‘valle’ della filiera, best performer risulta, ancora una volta, la maglieria, il cui export vede un aumento del +7,5%; segue la calzetteria, che, invertito il trend, cresce del +3,6%. Infine, l’abbigliamento archivia un incremento pari al +1,1%.