La moda uomo italiana 2018, relativa ai primi due mesi dell’anno, ha visto proseguire l’export su un sentiero favorevole, mentre l’import evidenzia un rimbalzo. Sulla base dei dati Istat, l’export di menswear registra un incremento del +2,6%, mentre l’import cresce del +6,2%. In particolare, il fatturato estero risulta sostenuto, ancora una volta, dalla maglieria (+7,7%) e dalla confezione (+2,0%). Viceversa, le altre merceologie mostrano un decremento dell’export (-3,7% per l’abbigliamento in pelle, -4,4% per la camiceria, -10,6% per le cravatte).

Mercati, prospettive e previsioni della moda uomo italiana nel 2018

In queste prima battute del 2018 con riferimento ai mercati di sbocco si riscontrano dinamiche positive per Germania, Cina e Russia, nonché per Corea del Sud e Austria. Mentre risulta sostanzialmente stabile la Francia, gli altri principali mercati vedono una contrazione dell’export rispetto al gennaio-febbraio 2017.

Sulla base dell’Indagine Campionaria condotta dal Centro Studi Confindustria Moda sul panel SMI di aziende operanti nella moda uomo, la quota maggioritaria (83,3%) propende per una prosecuzione del trend in atto anche nei mesi a venire, mentre è circoscritta al 16,7% la quota di chi confida in un ulteriore miglioramento. Per lo stesso panel, gli ordini raccolti nel corso del primo trimestre, pur provvisori in fase di rilevazione, risultano in aumento, sia nel caso del mercato italiano sia di quello estero.