Dati incoraggianti dal mercato della pelletteria che nel 2011 ha segnato un +30,4% per le esportazioni e un + 11,8% per le importazioni secondo quanto emerso dall’Assemblea annuale Aimpes (Associazione Italiana Pelletteri).
“I lusinghieri dati economici – ha affermato il presidente Giorgio Cannara – ci presentano un andamento a due velocità che rispecchia le peculiarità strutturali e lo stato di salute delle aziende del comparto: per una parte di queste il forte appeal del Made in Italy ha rappresentato, anche nel 2011, un’importantissima opportunità di sviluppo del business, mentre le imprese con caratteristiche di prodotto posizionato nella fascia media e medio bassa dell’offerta, spesso artigianali, poco internazionalizzate e prevalentemente rivolte al mercato nazionale, hanno scontato serie difficoltà in un mercato domestico asfittico e con forte impronta al low-cost”.
Questa, in sintesi la fotografia del settore pelletteria del 2011: +30,4% le esportazioni, per un ammontare di 4,2 miliardi; + 11,8% le importazioni, di poco inferiori a 2 miliardi; gli acquisti dall’estero in quantità sono cresciuti dell’1%, a conferma di un mercato interno scarsamente ricettivo; i consumi delle famiglie italiane per acquisti di pelletteria hanno visto una flessione quantitativa superiore al 3% con un aumento del prezzo medio di quasi il 6%.
A margine dei lavori dell’Assemblea, un momento di particolare interesse per le imprese è stato l’intervento di Agenzia per la Cina. Il suo Presidente, Armando Tschang, ha rappresentato una panoramica del mercato cinese e delle opportunità che questo offre alla pelletteria Made in Italy. Fortissimo, infatti, l’incremento dell’export del settore in questo mercato nel 2011, che non ha riguardato, evidentemente, il solo segmento del lusso: + 89% la crescita in valore e + 62% quella in quantità.