L’indice degli ordini per le macchine tessili è cresciuto nel quarto trimestre del 2015 grazie soprattutto alla spinta proveniente dai mercati esteri. In base all’indagine congiunturale condotta da ACIMIT, l’Associazione dei costruttori italiani di macchine tessili, nel periodo ottobre-dicembre 2015 la raccolta ordini per le aziende è aumentata del 2% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Il valore dell’indice nel periodo ottobre-dicembre 2015 si è attestato a 89,1 punti (base 2010=100).
Tuttavia la crescita si è osservata solamente sui mercati esteri, dove l’indice ha fatto segnare un valore assoluto di 99,3 punti (+3%). In Italia il valore assoluto dell’indice si è fermato a 46,5 punti, con una diminuzione dell’11% sul medesimo trimestre 2014, in controtendenza rispetto a quanto registrato nei precedenti due trimestri.
Il presidente di ACIMIT Raffaella Carabelli commenta i dati dell’indice: “Credo sia importante avere chiuso il 2015 con una raccolta ordini complessivamente in crescita. E’ un risultato positivo, che potrà consolidarsi ulteriormente nella prima metà del 2016 se si concretizzeranno i numerosi contatti avuti durante ITMA 2015. Dal mercato italiano, continua Carabelli, non ci attendavamo questa battuta d’arresto dopo due trimestri positivi. La rassegna di fine anno ha però confermato segnali di ripresa, anche per l’Italia, da verificare in questo inizio 2016”.
Intanto i dati dell’export italiano, aggiornati ai primi dieci mesi del 2015, confermano il trend positivo che si riscontra negli ordini. “C’è stata una ripresa del mercato cinese nella seconda parte del 2015, conferma la Presidente di ACIMIT. In generale sono i mercati asiatici ad osservare una crescita delle nostre vendite (India, Bangladesh, Pakistan e Vietnam)”.
Nel 2016 ACIMIT, con il supporto del MISE e di ICE-Agenzia, spingerà ulteriormente sull’acceleratore dell’internazionalizzazione. Sarano circa 20 i Paesi/mercato toccati da iniziative promozionali per favorire la penetrazione del meccanotessile italiano. Tra questi spiccano i progetti nell’Africa Subsahariana e in Iran, aree, puntualizzano in ACIMIT, che le aziende italiane approcciano per la prima volta o dopo anni di parziale chiusura. “Con l’ex Viceministro allo Sviluppo Carlo Calenda, a cui auguro pieno successo per la sua nuova carica di rappresentante dell’Italia a Bruxelles, abbiamo lavorato al meglio per aprire nuove rotte per i costruttori italiani. Ci auguriamo un proficuo rapporto anche con chi lo sostituirà, è il commento del Presidente di ACIMIT”.