Unificare la rappresentanza di tutta la filiera produttiva del settore presente sul territorio e, allo stesso tempo, dare un forte segnale di razionalizzazione e snellezza operativa. È con queste motivazioni che è nato all’interno dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese il Gruppo merceologico del Tessile e Abbigliamento. Un solo organo di rappresentanza per le imprese sia a valle, sia a monte del processo produttivo e risultato finale dell’accorpamento di quelli che fino a ieri erano tre diversi gruppi merceologici: “Tessiture e Filature”, “Tintorie”, “Stamperie e Finissaggi tessili”, “Maglie-Calze, Abbigliamento e Calzature”. E un nome non casuale, in cui anche la congiunzione “e” ha un suo significato: da un lato, che le imprese tessili non operano solo per il mondo dell’abbigliamento e della moda, così come, dall’altro, tra le imprese dell’abbigliamento non ci sono solo imprese tessili, ma anche aziende che producono calzature e accessori. Un’operazione che dimostra la capacità delle imprese varesine di privilegiare la concretezza in coerenza con la riforma in atto all’interno del Sistema Confindustria.
Quello che si è venuto a creare è, dunque, un nuovo Gruppo che conta 250 aziende per un totale di 7.905 addetti, con un peso del 19,62% in termini di imprese e dell’11,79% in termini di addetti sulla compagine associativa dell’Unione Industriali.
Al ruolo di presidente è stato eletto Pietro Sironi della Cervotessile Spa di Gallarate.
Il Gruppo punterà a operare a vantaggio di un settore che, durante l’ultima rilevazione congiunturale dell’Unione Industriali, relativa al quarto trimestre 2013, ha registrato, nel 62% delle imprese, livelli produttivi stabili, un andamento della cassa integrazione in leggero aumento (+2,7% sul trimestre precedente) e un export in crescita, arrivato a quota 781 milioni di euro nel 2013, +1,2% rispetto ai livelli del 2012.