Mongolia: spazio per il meccanotessile italiano per la lavorazione del cashmere

“La Mongolia è un mercato dove le aziende italiane potranno trovare ottime opportunità grazie alle competenze sviluppate nella tecnologia per la lavorazione di questa materia prima” ha dichiarato Raffaella Carabelli, Presidente di ACIMIT, durante la recente missione organizzata da ACIMIT e ICE-Agenzia in Mongolia. Una missione istituzionale e commerciale, organizzata da ACIMIT (l’Associazione dei Costruttori Italiani di Macchinario per l’Industria Tessile) e ICE-Agenzia, che si è tenuta dal 7 al 9 luglio a Ulaanbaatar e ha visto la partecipazione di 9 aziende italiane, tra cui le Associate ACIMIT Bellini, Bianco, Bigagli-Proxima, Cormatex, Fadis, Stalam e Sant’Andrea Novara. Le aziende hanno avuto modo di presentare la loro tecnologia più adatta alla lavorazione del cashmere durante simposio “Italian advanced technology for improving Mongolian cashmere sector“. Gli operatori italiani presenti hanno avuto anche la possibilità di visitare alcune importanti aziende locali e che hanno riscontrato il loro interesse per la tecnologia italiana.

Nell’ottica di rafforzare i rapporti tra le autorità locali e i vertici di ACIMIT il Vice Ministro dell’Industria e dell’Agricoltura, Mr. B. Tsogtgerel, ha illustrato alla controparte italiana il progetto mongolo di sviluppare l’industria tessile del Paese, lavorando gran parte della lana grezza di cashmere attualmente esportata. Si stima infatti che in 5 anni la quantità di materia prima destinata ai mercati esteri si azzererà, rispetto alle 6300 tonnellate attuali.

La lavorazione del cashmere in loco amplierà le possibilità commerciali in Mongolia per i costruttori italiani, da anni al vertice nel fornire tecnologie adatte alla lavorazione di questa materia prima pregiata“. Nel 2013 sono già stati stanziati 68 milioni di euro per investimenti in nuove tecnologie di produzione e altri 145 sono previsti per un ulteriore incremento della capacità produttiva.

Per la presidente Carabelli il cambiamento toccherà prima i comparti della filatura, per poi arrivare maglieria, tessitura e nobilitazione comportando un beneficio totale al meccanotessile italiano, che, grazie all’impegno di ACIMIT, da alcuni anni ha attivato un canale privilegiato con  le autorità mongole, supportato anche dalla competenza sviluppata nel settore, grazie alla collaborazione con i più importanti produttori di manufatti in cashmere italiani.