Il comparto delle macchine per l’industria tessile rappresenta un’area di eccellenza nel sistema industriale italiano. Le aziende italiane, circa 300 per una forza lavoro di circa 12.000 addetti, sono al vertice mondiale del settore meccanotessile, insieme a Germania, Giappone e Svizzera. Secondo i dati diffusi da Acimit il giro d’affari dell’industria italiana delle macchine tessili nel 2014 è stato pari a 2,3 miliardi di euro). 1,9 miliardi di euro provengono dalle vendite realizzate all’estero. Il settore è composto da piccole e medie aziende. Solo il 3% delle Associate Acimit ha un fatturato superiore ai 50 milioni di Euro.
Le imprese italiane sono localizzate prevalentemente nelle regioni del Centro e Nord Italia, parte integrante dei distretti del tessile (quali Prato, Biella, Como, Brescia e Alto Milanese). In Lombardia si concentra il 44% delle aziende produttrici di macchine tessili.
La percentuale del fatturato realizzato sui mercati esteri ha toccato l’84% nel 2014, a riprova della forte propensione all’export dell’industria meccanotessile italiana. L’Asia ha acquisito nel corso degli ultimi anni maggior peso quale prima destinazione della produzione italiana. Nel 2014 la quota asiatica è stata pari al 41% delle esportazioni italiane. Seguono i mercati europei (40%).
La Cina è il principale mercato del settore. L’export italiano diretto verso questo mercato ha totalizzato un valore di 252 milioni di euro (pari al 15% dell’export totale) nel 2014. Turchia, India e Stati Uniti sono le altre destinazioni privilegiate dalle imprese italiane del settore.