Simulare la produzione di T-Shirt di cotone. Questo il tema del business game lanciato dalla facoltà di ingegneria della Liuc (l’Università Carlo Cattaneo di Castellanza) e rivolto a ragazzi del 4 e 5 anno delle superiori che quest’anno dovranno simulare, appunto, la produzione di T-shirt elaborando una serie di dati.
Il progetto, nato per avvicinare i ragazzi alle logiche gestionali studiate in università, è diventato così anche l’occasione per far conoscere il cotone soprattutto per quanto riguarda l’impatto ambientale e sociale della sua produzione. A questo scopo Fondazione Industrie Cotone e Lino ha realizzato un documento informativo in fase di diffusione presso tutti i partecipanti all’iniziativa: 1500 studenti divisi in 270 squadre provenienti da 84 scuole italiane. Secondo Romano Bonadei, presidente della Fondazione Industrie Cotone e Lino “Liuc è un’università importante per l’imprenditoria tessile italiana, malgrado le molte difficoltà mantiene un corso di studi rivolto al settore e ci fa molto piacere sostenere le sue iniziative specie se consentono di avvicinare i ragazzi alle problematiche della produzione tessile. Ci auguriamo anzi che questa collaborazione si intensifichi”.
“La nostra università –ha dichiarato Luca Mari, docente Liuc e responsabile del progetto- è sorta nell’area di una grande impresa cotoniera, ha il tessile nel proprio dna e dedica a questo settore costante attenzione. Il concorso annuale rivolto alle scuole superiori è diventato quest’anno l’occasione per far conoscere ai ragazzi una materia prima che tutti usiamo ma di cui spesso si ignorano le problematiche sociali, ambientali ed economiche” .
Il concorso ora è in pieno svolgimento. Le squadre si stanno affrontando in queste settimane e a marzo conosceremo i nomi dei vincitori del business game.
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