L’indice degli ordini di macchine tessili, elaborato dall’ufficio studi di ACIMIT (l’Associazione dei Costruttori Italiani di Macchine per l’Industria Tessile), ha registrato nel secondo trimestre 2014 un aumento del 6% rispetto al trimestre precedente, per un valore assoluto pari a 86 punti (base 2010=100).
La crescita degli ordini si è verificata tutta sui mercati esteri, dove nel periodo aprile-giugno l’incremento è stato dell’8% e l’indice si è attestato su un valore di 92,1 punti. Arretra la raccolta ordini sul mercato interno (-9% sul trimestre precedente), dopo un inizio di anno che appariva più dinamico.
“Dopo il primo trimestre non molto positivo – commenta il Presidente di ACIMIT, Raffaella Carabelli – la domanda estera appare più vitale. Lo abbiamo verificato anche durante la recente edizione di ITMA Asia, la fiera di settore che si è svolta a giugno a Shanghai. I molti contatti registrati, non solo cinesi ma anche provenienti da altri Paesi del Sud Est asiatico, testimoniano la volontà di far ripartire gli investimenti in quell’area così importante per il nostro settore”.
Anche i dati ISTAT relativi all’export italiano di macchine tessili elaborati da ACIMIT hanno evidenziato per il primo trimestre dell’anno un +9% rispetto al 2013. Le vendite italiane sono ancora in flessione sia in Cina (-3%) che in India (-13%), ma nel resto dei principali mercati si evidenzia un incremento: Turchia (+24%), Stati Uniti (+46%), Bangladesh (+37%).
Non sono invece incoraggianti i dati provenienti dal mercato interno. “Dopo un avvio del 2014 carico di speranze gli investimenti nel settore tessile in Italia sembrano essere al palo. L’introduzione della nuova Legge Sabatini, aggiunge il Presidente di ACIMIT, non ha fornito la spinta prevista per la ripartenza degli investimenti, come riscontrato negli altri settori. Alla filiera tessile–abbigliamento occorrono interventi più mirati, frutto di una riflessione di tutti gli attori della stessa”.
Sono molte le aspettative per l’edizione 2015 di Itma, per la quale hanno già confermato la partecipazione 336 costruttori italiani, segnando un +32% in termini di superficie, rispetto alla precedente edizione.