Secondo i dati diffusi da Acimit, l’india rappresenta il secondo mercato mondiale per valore di macchine tessili importate (per un valore di 1111 milioni di euro). Particolarmente richiesta è la tecnologia italiana. Nel 2011 infatti sono stati venduti sul mercato indiano macchine tessili italiane per un valore di 133 milioni di Euro, con una crescita del 19% rispetto all’anno precedente.
“Le nostre aziende – sottolinea Sandro Salmoiraghi, Presidente di ACIMIT – ormai da molto tempo sono attente agli sviluppi del mercato indiano. Soprattutto negli ultimi anni si sono moltiplicate le opportunità di business anche in conseguenza degli incentivi messi a disposizione dalle autorità indiane per modernizzare l’industria locale”.
Per venire incontro alla crescente richiesta di macchine tessili made in Italy ACIMIT organizza due momenti di incontro con le aziende tessili indiane. Così a Mumbai e a Ichalkaranji si svolgeranno nei prossimi 7 e 12 maggio due simposi tecnologici in cui alcune aziende italiane presenteranno agli operatori indiani la loro offerta tecnologica. I costruttori italiani presenti saranno: Canalair, Cs Automazione, Fimat, Flainox, Itema, Jaeggli Meccanotessile, Ptmt, Smit, Testa. I simposi, organizzati da ACIMIT, si inseriscono nel programma di Machines Italia in India. Finanziata dal Ministero dello Sviluppo Economico che ne ha affidato l’organizzazione a Federmacchine (la Federazione dei Costruttori Italiani di Beni Strumentali) Machines Italia in India è un’iniziativa volta a sostenere l’attività di internazionalizzazione delle imprese del settore in una delle aree del pianeta caratterizzate da uno sviluppo più intenso.