A poco più di un anno dalla sua costituzione ufficiale e dalla presentazione di marzo 2017, Confindustria Moda, la Federazione Italiana Tessile, Moda e Accessorio, oggi ha anche una nuova “casa”, al civico 3 di via Alberto Riva Villasanta a Milano, adiacente a Corso Sempione. Una sede, completamente ristrutturata e progettata da Il Prisma, nel palazzo che fu, dagli anni 40, allo stesso tempo “dimora e bottega” del famoso “artigiano della moda”, produttore di cravatte, Nicky Chini.

Un intervento di recupero e valorizzazione di un immobile storico, illustrato dagli architetti Stefano A. Poli, storico dell’arte e dell’architettura del Politecnico di Milano e Arianna Palano, associate Il Prisma, che ha dato vita a nuovi spazi, in grado di migliorare le connessioni tra le Associazioni, provenienti da sedi diverse e oggi parte di un unico corpo che le contiene e rappresenta.

La nuova casa di Confindustria Moda 

“La Federazione ha un anno, ma questo per noi è un momento veramente storico – ha dichiarato il presidente Claudio Marenzi  – perché è il momento di far vedere anche la nostra nuova sede, e questo vuol dire la condivisione, la socializzazione, di tante Associazioni così diverse che in 6-7 anni siamo riusciti a unificare e ora, con la vita comune, ci darà la possibilità di collaborare sempre più in comune accordo e far sì che questo grande settore della moda possa avere il giusto peso sia per quanto riguarda Confindustria sia per quanto riguarda il nostro Governo”.

Ricordiamo che Confindustria Moda è composta da AIMPES (Associazione Italiana Manifatturieri Pellettieri e Succedanei), AIP (Associazione Italiana Pellicceria), ANFAO (Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici), Assocalzaturifici, Federorafi, Sistema Moda Italia e UNIC (Unione Nazionale Industria Conciaria). E l’edificio le ospita tutte, ad eccezione di Unic, con le rispettive società di servizi e le fiere a esse collegate, oltre agli uffici della Federazione stessa, che offre agli associati che la compongono i servizi di Affari Legali, Relazioni Industriali e Formazione, Centro Studi.

Nell’insieme un centinaio di addetti, a rappresentare un settore che, nel corso del 2017 presenta una dinamica di crescita fatturato pari al +3,2%, che porta il corrispondente livello, come illustrato da Cirillo Marcolin, vice presidente Confindustria Moda, ad approssimarsi ai 94,2 milioni di euro, contribuendo a oltre la metà del surplus commerciale italiano.

Vincenzo Boccia e Claudio Marenzi

Presente al taglio del nastro anche il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, che, riconoscendo il settore come punta di diamante del manifatturiero italiano, ha auspicato il mantenimento, da parte del futuro governo, di provvedimenti come Industria 4.0 e Jobs Act.