Si è tenuta presso la sede di Milano, la Giunta di Sistema Moda Italia, nella quale sono stati discussi i forti segnali di preoccupazione che arrivano dai diversi distretti del Tessile-Abbigliamento-Moda, condivisi dal distretto comasco della seta, anche se è l’unico distretto che nell’avvio d’anno ha registrato dati nel complesso positivi.
I dati statistici del 1° trimestre 2012 sono ancora in corso di elaborazione, ma da tutte le realtà sono segnalate la preoccupante ripresa della cassa integrazione e la contemporanea riduzione della produzione, assieme allo stallo degli ordinativi.
Da segnalare anche il rallentamento delle esportazioni, che nel 2011 erano cresciute complessivamente del +9,3% su base annua, mentre l’abbigliamento verso le aree extra-UE era cresciuto del +17,3%. A ciò si aggiungono le prospettive negative dei consumi interni che per il 2012 risultano ancora peggiori (-2,3%) rispetto alle previsioni dei consumi complessivi (-1,4%). Il tutto aggravato dalle crescenti difficoltà nell’accesso al credito, come evidenziano i dati di Bankitalia con un calo dei prestiti alle aziende del settore dell’1,2% in Febbraio rispetto al mese precedente e del 3,4% rispetto al Febbraio 2011.
“Il Governo – ha detto Michele Tronconi, Presidente di Sistema Moda Italia – non può più limitarsi a celebrare a parole l’importanza del Made in Italy. Stiamo davvero rischiando la rottura irreversibile della nostra filiera che è il vero valore aggiunto della nostra capacità di penetrazione all’estero. In particolare, sui nuovi, ricchi mercati, come quello cinese. Occorrono, al riguardo, segnali forti a sostegno della competitività delle nostre imprese, in primo luogo sul versante della fiscalità del lavoro e della riduzione dei costi dell’energia. Perché se si vuole esportare di più si deve anche essere in grado di produrre di più e a minori costi, in Italia”.
La Giunta SMI ha dato mandato al Presidente Tronconi di sollecitare un incontro urgente con il Ministro delle Sviluppo Economico, Corrado Passera.