In occasione della conferenza stampa di apertura di Milano Unica, sono stati presentati i dati relativi alla tessitura italiana elaborati dal Centro Studi di Sistema Moda Italia.
Secondo quanto emerso sembra confermato il ruolo anticipatorio nella ripresa economica che la letteratura assegna al settore tessile e in particolare alla tessitura.
Il fatturato complessivo torna sopra gli 8 miliardi di euro, facendo registrare un incremento del +3,8%. Un risultato determinato questa volta anche dalla ripresa della domanda interna (+4,4%) che interrompe un ciclo pluriennale caratterizzato da cali significativi o stasi.
La crescita caratterizza tutti i comparti, tranne quello cotoniero, con il settore laniero che concorre per quasi il 40% al fatturato complessivo.
Risultati confermati anche dalla crescita della produzione industriale, che secondo le stime del Centro Studi SMI, depurata dalle vendite di prodotti importati, risulta del + 2,9%.
L’export cresce del 3,3%, con un valore di 4,4 miliardi di euro, con cambiamenti significativi rispetto ai Paesi di destinazione. I buoni risultati di USA (+ 10%) ed Europa (tranne la flessione di Germania -3,4%, che rimane comunque il primo mercato, e quella più leggera di Francia -1,9%), compensano ampiamente i cali significativi di Cina (-9.6%), Hong Kong (-11,9%) che assieme però restano il secondo mercato di sbocco delle nostre esportazioni. Le esportazioni vedono al primo posto i tessuti a maglia seguiti dai prodotti lanieri, soprattutto pettinati.
Crescono anche le importazioni che segnano un +6,5%, attestandosi a oltre 2 miliardi di euro. A fianco di Cina e Turchia che concorrono a quasi il 50% del valore totale dei tessuti importanti, si registra un’ulteriore crescita delle importazioni del Pakistan, frutto sicuramente anche delle assurde facilitazioni daziarie accordategli dall’Europa.
La bilancia commerciale della tessitura italiana presenta un saldo positivo di quasi 2,4 miliardi di euro e concorre per il 25% al saldo complessivo dell’intero Tessile/Abbigliamento, nonostante che il suo peso risulti solo del 15,3% sul fatturato complessivo.
In occasione della conferenza stampa è stata inoltre presentata la nuova sinergia con Filo che sarà presente a Milano Unica Shanghai di ottobre 2015.
La partecipazione di FILO alla rassegna di Shanghai è un primo esempio concreto della collaborazione che si svilupperà tra le fiere italiane del sistema moda nell’ambito del Piano straordinario per il Made in Italy promosso dal ministero dello Sviluppo economico.
L’obiettivo del Piano, illustrato oggi nei dettagli dal viceministro Carlo Calenda, è quello di sviluppare una profonda sinergia tra i saloni italiani del tessile, soprattutto sui mercati internazionali, in modo da affermare l’eccellenza e la leadership italiana anche in questo campo. Perché “uniti si vince”, come ha sintetizzato il viceministro.