È stato lanciato ufficialmente lo U.S. Cotton Trust Protocol, che stabilisce nuovi criteri per una coltivazione del cotone più sostenibile.

Il protocollo nasce con lo scopo di garantire a produttori e rivenditori che la fibra di cotone sia ottenuta in maniera più sostenibile e con un rischio ambientale e un impatto sociale minori.

Per farlo si serve di una raccolta dati articolata e una verifica di terze parti svolta in modo indipendente, stabilendo nuovi criteri e fissando obiettivi quantificabili e verificabili per valutare la sostenibilità della produzione di cotone.

L’obiettivo è quello di avere più di metà della produzione statunitense di cotone inclusa nel programma Trust Protocol entro la stagione di coltivazione 2025.

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U.S. Cotton Trust Protocol: dati e verifiche

I progressi fatti dai coltivatori Trust Protocol sono visionabili grazie al Fieldprint Calculator di Field to Market, che li mostra graficamente.
Questi dati sono poi resi interamente disponibili ai produttori che collaborano con il Trust Protocol per essere usati nelle loro relazioni di sostenibilità.

Inoltre, il Trust Protocol si fonda su un programma completo di verifica degli obiettivi del Trust Protocol, che consiste in una valutazione dei risultati dei coltivatori svolta da una seconda e da una terza parte (con visite specifiche sul luogo) indipendenti mediante le Certificazioni Control Union.

La supervisione dello U.S. Cotton Trust Protocol è affidata a un’Assemblea dei Direttori composta da rappresentanti dei produttori e dei rivenditori, della società civile e di esperti di sostenibilità indipendenti e dell’industria del cotone, tra cui coltivatori, sgranatori, commercianti, grossisti, gestori di cotonifici e personale che si occupa dei semi di cotone.

Impegno per un miglioramento costante
Il mese scorso il Trust Protocol è stato aggiunto alla lista di fibre e materiali principali (36) della Textile Exchange, da cui più di 170 produttori e rivenditori possono attingere nell’ambito del programma Textile Exchange’s Material Change Index.

 Le 16.000 aziende di cotone degli Stati Uniti hanno fatto ampi progressi in termini di sostenibilità. Negli ultimi 35 anni la produzione di cotone statunitense ha impiegato l’82% in meno di acqua per balla e il 38% in meno di energia, ridotto le emissioni di gas serra del 30%, il tutto riducendo l’utilizzo di terra per balla del 42%.

L’adozione di pratiche di lavorazione minima, GPS e agricoltura di precisione attraverso sensori e l’aumento dei raccolti invernali ha ulteriormente migliorato la salute del suolo, riducendone la perdita e l’erosione del 44% per acro e incrementando i livelli di carbonio del suolo.

Gli obiettivi 2025 per un miglioramento costante includono un ulteriore incremento del 13% nell’uso efficiente di terra coltivata, una riduzione del 50% del consumo di suolo, una riduzione del 18% dell’utilizzo di acqua, una riduzione del 39% dell’emissione di gas serra e un incremento del 30% del carbonio del suolo.