Toscana: se il tessile vacilla, tengono abbigliamento e calzature

    Secondo i risultati dell’indagine sul comparto manifatturiero regionale, condotta da Unioncamere Toscana e Confindustria Toscana, nel III trimestre 2011 il ritmo di crescita della produzione industriale in Toscana ha subito un rallentamento fermandosi a un +2,1% (dopo il +3,6% del periodo aprile-giugno e il +3,7% dei primi tre mesi dell’anno), il risultato più modesto da quando – ad inizio 2010 – i livelli produttivi hanno ripreso a crescere.

    Il comparto tessile, dopo un secondo trimestre positivo (+4,9%), flette ora dell’1,5%, mentre segnali positivi giungono dalle altre specializzazioni del sistema moda, con l’abbigliamento che cresce del 7,4% dopo un secondo trimestre a +2,9%, le calzature che consolidano la ripresa già avviata nei precedenti trimestri (+13,5%) e il pelli e cuoio che, seppure in leggero rallentamento, continua a muoversi in terreno positivo (+5,5% dopo il precedente +16,3%).

    L’incertezza economico-finanziaria degli ultimi mesi ha portato come ovvia conseguenza la diminuzione della fiducia degli imprenditori per i mesi conclusivi dell’anno. Il saldo perequato tra ottimisti e pessimisti relativamente all’andamento produttivo del IV trimestre 2011, rispetto al trimestre appena concluso, scende a +8 punti percentuali dai +14 della precedente rilevazione, mentre nel confronto tendenziale (cioè rispetto ai mesi conclusivi dello scorso anno) la variabile si attesta addirittura in terreno negativo (-2 punti percentuali).