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Mercoledì 26 settembre si terrà l’inaugurazione di Filo, fiera dove si incontrano aziende italiane e internazionali selezionate, mettendo in contatto professionisti da tutto il mondo.

La tappa parigina di Filo, in vista della 50a edizione di Milano, è stata un successo: all’incontro di presentazione tenutosi a Parigi il 13 settembre presso Salons Marceau hanno partecipato numerosi operatori internazionali, che hanno mostrato un convinto interesse verso il Salone dei filati e delle fibre.

L’appuntamento, organizzato in stretta collaborazione con Ice – Agence italienne pour le commerce extérieur, è stato introdotto da Pietro Perco Vacanti, Premier Conseiller Economique Ambassade d’Italie. Sono seguiti gli interventi di Giovanni Sacchi, direttore dell’Ufficio Ice di Parigi, e di Paolo Monfermoso, responsabile Filo. Gianni Bologna, responsabile creatività e stile di Filo, ha poi illustrato le proposte sviluppo prodotto elaborate per la 50a edizione di Filo e intitolate “Strade”, in omaggio alle tre strade celeberrime che fanno da ispirazione: la “Via delle spezie”, la “Via della seta” e l’americana “Route 66”.

Gli interventi della tappa parigina di Filo

Paolo Monfermoso ha sottolineato come Filo sia una fiera unica nel settore, una «pura business-to-business, che nell’ultimo triennio ha raggiunto e superato tutti gli ambiziosi obiettivi di crescita che si era data». «La nostra presenza a Parigi – ha continuato Monfermoso – testimonia la voglia di proseguire nel cammino di crescita e internazionalizzazione che Filo ha intrapreso. I successi che abbiamo ottenuto nascono sempre da un gioco di squadra, prima di tutto con Ice-Agenzia. Siamo perciò convinti che si possa continuare a crescere, e a mostrare la forza della filiera italiana, solo costruendo e rafforzando le sinergie tra i diversi attori del sistema».

Pietro Perco Vacanti ha ricordato poi come l’Italia sia l’unico paese ad aver mantenuto integra la propria filiera tessile-abbigliamento.

Nel suo intervento, Giovanni Sacchi ha affermato che la filatura è un’eccellenza dell’industria italiana del tessile-abbigliamento, come testimoniano anche i numeri su produzione ed esportazioni. «È un settore che collabora da sempre con la Francia, dove il tessile-abbigliamento mantiene posizioni importanti nonostante le ristrutturazioni degli ultimi anni. Sicuramente la lieve ripresa dell’abbigliamento francese è dovuta anche alla collaborazione con i segmenti a monte dell’industria italiana, come appunto quello dei filati. I dati ci dicono che si tratta di un settore di nicchia: le esportazioni di filati italiani in Francia nel 2017 assommano a 145 milioni di euro. Ma è una nicchia che ha ampi margini di crescita, e incontri come quello di oggi possono contribuire a far aumentare fra gli operatori francesi la consapevolezza della qualità dei prodotti e delle aziende italiane».