Silvio Albini nominato Cavaliere del Lavoro

albini_silvioTra i Cavalieri del Lavoro del 2015 spicca un volto molto noto al mondo tessile. Silvio Albini, presidente e amministratore delegato di Cotonificio Albini SpA, nonchè (tra gli altri incarichi) presidente uscente di Milano Unica.

Dopo la laurea all’Università Bocconi, inizia nel 1981 la sua esperienza nell’azienda di famiglia, guidata oggi dalla quinta generazione. In qualità di responsabile dei mercati esteri si occupa di analisi di mercato e di prodotto nei vari paesi, contribuendo allo sviluppo dell’azienda fuori dai confini nazionali. Il Gruppo intraprende un lungo processo di internazionalizzazione che gli permette di realizzare oggi il 70% del fatturato sui mercati esteri, raggiungendo 80 paesi in cinque continenti.
Sotto la sua guida come amministratore delegato dal 1989, a cui si aggiunge il ruolo di presidente dal 2011, l’azienda avvia un processo di rafforzamento della struttura industriale e commerciale, basato sull’innovazione continua del prodotto, sulla stretta collaborazione con le più famose griffe d’alta moda, i più importanti retailer e i migliori camiciai al mondo e sul valore intrinseco del made in Italy. Nel 1992 vengono acquisiti due storici marchi inglesi: Thomas Mason e David & John Anderson, aziende dall’eccezionale know-how, con un archivio campionario di oltre 600 volumi e una struttura commerciale internazionale che contribuisce a rafforzare quella del Cotonificio Albini. Rilevando nel 2000 la Manifattura di Albiate, di proprietà della famiglia Caprotti, viene acquisito anche il marchio Albiate 1830, oggi strettamente legato al mondo del tessuto denim. Con l’obiettivo di fare ricerca fin dalla materia prima per migliorarne la qualità, nel 2010 decide di introdurre nella filiera produttiva la coltivazione diretta del cotone, recuperando in paesi di tradizione come Egitto e Barbados antichi semi di eccezionale pregio. Grazie alla politica di acquisizione e allo sviluppo sui mercati internazionali, in pochi anni l’azienda passa da 1 a 8 stabilimenti produttivi, di cui 5 in Italia e 3 all’estero e conta nel complesso 1.400 dipendenti. Tra il 2010 e il 2014 ha aperto nuovi uffici commerciali a Shanghai, Hong Kong e New York.