Poliestere: indicazioni di lavaggio, asciugatura, stiratura e sbiancatura

La fibra poliestere ha caratteristiche fisico-meccaniche molto elevate sia a secco sia a umido; così pure la resistenza all’abrasione e la elasticità sono molto elevate. Di conseguenza i capi in poliestere si possono lavare tranquillamente in lavatrice senza particolari precauzioni; dopo il lavaggio i capi si possono strizzare e asciugare appesi.

Che tipo di tessuto è il poliestere?

Essendo la struttura della fibra liscia e senza fessure le macchie si fermano sulla superficie e possono essere facilmente rimosse. Nei bagni di lavaggio trattiene poco i candeggianti ottici contenuti nei prodotti di lavaggio.

A causa della facilità di penetrazione profonda del pulviscolo (non è igroscopico e attira per elettricità il pulviscolo) e del grasso della nostra pelle sulle fibre, si devono utilizzare detersivi ricchi di tensioattivi non ionici.

Poiché il filato da fiocco ha una bassa resistenza al pilling, per evitare la formazione di pills sulla superficie del tessuto o ridurre tale fenomeno, bisogna lavare con cautela e preferibilmente a mano o macchina con riduzione dell’agitazione meccanica e rovesciando i capi. Inoltre, tale fibra resiste ai comuni solventi e pertanto può essere lavato a secco senza particolari precauzioni.

Poliestere in asciugatrice e asciugatura: indicazioni

Il poliestere è la fibra con caratteristiche di “lava-indossa” per eccellenza per le sue qualità di:

  • ingualcibilità,
  • stabilità dimensionale,
  • tenacità
  • solidità colore.

I capi vanno asciugati distesi e appesi per sgocciolamento in modo da favorire la completa rimozione delle particelle di sporco e consentire la massima libertà dalla gualcitura. E’ possibile anche l’asciugamento in tumbler, ma solo a bassa temperatura.

La stiratura

Gli indumenti in poliestere a causa della loro elevata resilienza, resistenza alla gualcitura e indeformabilità, anche da umido, mantengono facilmente forma e piega e quindi richiedono una limitata stiratura: anzi talvolta (nel caso di camicie e pantaloni leggeri) non è neppure necessaria la stiratura.

Il poliestere si deforma a temperature comprese tra i 225 e 240 °C, per cui se occorre una stiratura del capo, essa deve essere eseguita a temperatura più bassa come quella usata nello stirare la viscosa (temperatura media).

La temperatura deve essere particolarmente bassa nel caso di microfibra per evitare la fusione.

Per la sua bassa igroscopicità si carica di elettricità soprattutto durante lo stiro a secco; per migliorare tale comportamento si consiglia di spruzzare il capo con prodotti antistatici. Attenti a utilizzare temperature molto elevate in condizioni di secco (vapore surriscaldato) che provoca forti variazioni dimensionali.

In condizioni umide (vapore saturo) il poliestere non rientra.

Come lavare il poliestere e Candeggiare in sicurezza

I tessuti in poliestere possono essere candeggiati in tutta sicurezza, poiché il poliestere presenta una buona resistenza al deterioramento da parte della candeggina.

Con appropriata attenzione i tessuti in poliestere mantengono il loro candore e non abbisognano di alcuna sbianca: qualora il materiale dovesse ingiallire o diventare grigio un normale candeggiante domestico (varechina) può essere tranquillamente usato.

Ha una buona resistenza agli alcali (si riduce al crescere della temperatura) e agli acidi e quindi resiste bene all’azione chimica dei detergenti.

Le problematiche del poliestere più frequenti

Il mercato di fibre di poliestere rappresenta circa il 50% del mercato complessivo di fibre (naturali e artificiali) e la metà dei capi d’abbigliamento che si fabbricano nel mondo sono fatti con questo materiale. Il motivo? Costa poco, è versatile, i vestiti, i pantaloni o le giacche non si usurano nel tempo e mantengono la forma anche se pressati in valigia. Di seguito, si passano in rassegna le diverse problematiche del poliestere.

Le problematiche del poliestere. Quali sono?

Fili in 100% poliestere testurizzati

Uno dei difetti più frequenti su tessuti a maglia da macchina circolare realizzati con filo continuo di poliestere da solo o in combinazione con altri fili (viscosa, acetato, lycra ecc.) è rappresentato dalla barratura, quasi sempre attribuibile a una irregolarità di voluminizzazione del filato o a una disuniformità del contenuto degli appretti (oli ecc.) o da tinture non ottimali.

Esempio di barratura
Esempio di barratura

 

Snagging

Un altro difetto si può verificare su capi da filo in poliestere microfibra durante l’uso e la manutenzione, in particolare su capi sportivi (magliette da giocatore, tute ecc.) a causa della formazione di un’eccessiva peluria delle zone sottoposte a sfregamento, detta “barba”: il difetto è causato da una bassa resistenza del filo e del tessuto relativo allo “snagging”, ovvero la rottura dei filamenti costituenti il filo di poliestere.

Fusione

Un altro difetto può essere la parziale fusione del poliestere in fase di stiro, in particolare per le microfibre come accade con il nylon.

Filo a sezione cava

Altro difetto del poliestere riguarda la mediocre resistenza all’abrasione sui bordi (fondo manica, fondo capo ecc.) sottoposti a flesso abrasione.

Filato in mista poliestere con altre fibre

Se il poliestere viene filato con altre fibre, può verificarsi una tintura non a tono dei due componenti (per esempio poliammide e lana) con evidenti disuniformità di aspetto. In aggiunta si abbassa la resistenza al pilling.

Problematiche relative al colore

In generale, nel lavaggio a secco il poliestere può scaricare il colore e durante lo sfregamento può accadere la perdita di polvere colorata a causa della sua bassa solidità del colore in queste condizioni.

Bassa solidità del colore allo sfregamento.
Bassa solidità del colore allo sfregamento.

Effetti moirè nella tintura con siluro

Infine, nella tintura con siluro, l’effetto è quello indicato nella fig. di cui sotto, chiamato effetto moirè o a onde.

Effetto moirè o a onde
Effetto moirè o a onde
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