Miroglio Fashion: La nuova veste

Elena Miroglio Hans Hoegstedt
Elena Miroglio e Hans Hoegstedt
Elena Miroglio Hans Hoegstedt
Elena Miroglio e Hans Hoegstedt

Hans Hoegstedt, Amministratore Delegato di Miroglio Fashion, ha presentato oggi il nuovo percorso che ha voluto imprimere alla storica azienda di abbigliamento femminile che riunisce marchi come Motivi, Oltre, Fiorella Rubino, Elena Mirò, Caractère, Per te by Krizia, Luisa Viola e Diana Gallesi. Un profondo rinnovamento e una nuova impostazione organizzativa, che si sono concretizzati con l’arrivo del manager in azienda a fine 2016 e che stanno già dando i primi risultati: nei primi tre mesi del 2017, infatti, l’azienda del fashion ha registrato una crescita a doppia cifra dei ricavi: +18%. Un cambiamento che nasce dalle mutate condizioni del mercato, come spiega Hans Hoegstedt: “Dopo il drastico calo dei consumi nel settore dell’abbigliamento negli anni della crisi economica, il mercato del fashion si è sempre più polarizzato tra il lusso e il settore del basso prezzo, con le grandi catene internazionali di massa che sono cresciute in modo esponenziale conquistando consumatori e quote di mercato. Tutto il “settore di mezzo”, tipica espressione della moda italiana, ha subito il colpo. Anche Miroglio Fashion ha dovuto e saputo reinventarsi. Oggi apriamo un nuovo capitolo della nostra storia” ha continuato l’AD.

“Pensiamo infatti che possa esserci un’alternativa alla massificazione imperante nel fast fashion, un percorso di crescita che faccia leva sulle caratteristiche che hanno fatto grande l’imprenditoria italiana, come l’attenzione alle persone, un’offerta brand distintiva, la grande cura dei dettagli, il retail che offre una shopping experience intima e umana, il tutto supportato da una tecnologia di ultima generazione. Ed è proprio su questi pilastri che abbiamo costruito la nostra nuova strategia”. Il vero cuore del cambiamento è iniziato dall’interno, dalle persone, e da una riorganizzazione tesa alla valorizzazione delle competenze e dei talenti: solida esperienza e un know-how che unisce cultura artigianale e cura del dettaglio con il nuovo mondo della tecnologia 3D, grande capacità di lavorare su prodotto e vestibilità, fino all’industrializzazione e alla distribuzione attraverso una rete capillare. Il “cuore” di Miroglio Fashion è composto da 65 stilisti, 42 modelliste e 11 sarte dell’Atelier Miroglio, in grado di dare vita a collezioni sempre più aggiornate e accessibili. Secondo pilastro della strategia, un attento lavoro di focalizzazione sul posizionamento dei singoli brand, che ha portato Miroglio Fashion a concentrarsi in una prima fase sui 4 brand principali (Motivi, Oltre, Fiorella Rubino ed Elena Mirò), lavorando sull’identità, puntando su un’offerta distintiva e su uno stile più personalizzato. A supporto della nuova identità dei brand, a partire da inizio anno, si sono sviluppati i nuovi store concept e parallelamente lanciate importanti campagne di comunicazione su stampa, radio, web e affissioni. Inoltre sono stati realizzati eventi con partecipazione di testimonial di spicco come la top model Kate Grigorieva per Motivi e creazioni di capsule collection firmate da personaggi dello spettacolo e della musica, come Vanessa Incontrada per Elena Mirò e Noemi per Fiorella Rubino.

Fondamentale anche l’attenzione al retail e alla shopping experience, terzo step per il cambiamento: “Vogliamo creare una relazione positiva con la cliente, un rapporto umano e autentico che possa fare sentire ogni donna come a casa propria: accolta, seguita e coccolata” ha dichiarato Hans Hoegstedt. Quello del retail è un ambito in cui l’azienda di Alba è stata pioniera fin dagli inizi. Nel 1993, infatti, Miroglio Fashion ha creato, con Motivi, il primo fast fashion italiano su scala industriale, con una rete di negozi monomarca cresciuti in modo esponenziale nel tempo, a cui si sono aggiunti i negozi monomarca di altri brand. Ad oggi la distribuzione di Miroglio Fashion è di 1.188 punti vendita monomarca, pari a oltre 10 chilometri di vetrine. Negozi monomarca in cui far vivere una vera e propria shopping experience, grazie al supporto personalizzato offerto da 3.800 addette alla vendita. Grazie ad un approccio omnichannel, alla vendita nei negozi si è nel tempo affiancata ed integrata quella on line, che nel primo trimestre 2017 ha fatto registrare un +70%, a cui si aggiunge una forte componente di vendita realizzata attraverso l’uso dei tablet direttamente nei negozi. E’ stato appena lanciato, inoltre, un grande piano di rinnovamento dei negozi, “300 in 300”, che prevede il restyling di 300 punti vendita in 300 giorni su tutto il territorio nazionale e in Europa. Il 2017 è anche l’anno dei grandi investimenti in tecnologia e delle partnership in questo settore. Con il progetto Miroglio Retail 4.0 sono state implementate una serie di attività innovative, dalla tecnologia RFID con etichetta tracciante, al progetto “Casse intelligenti” realizzato con Oracle su tutta la catena negozi, al “Borsino” che combina intelligenza artificiale e l’esperienza del personale per il riassortimento del magazzino centrale e lo scambio dei capi tra negozi. A breve sarà inoltre finalizzata la nuova piattaforma di e-commerce per i principali brand grazie al supporto di Salesforce Commerce Cloud, uno dei più grandi operatori nel settore a livello mondiale”. Infine, Miroglio Fashion è stata tra i primi in Italia ad adottare Workplace, l’innovativo tool creato da Facebook per facilitare e velocizzare la comunicazione interna in azienda.

Secondo la Presidente di Miroglio Fashion Elena Miroglio, “i momenti di crisi possono diventare grandi opportunità se si riesce a intuire il percorso e ad accettare il mutamento. Noi lo stiamo facendo con il prezioso contributo di Hans Hoegstedt, un manager di visione internazionale con esperienza in diversi settori e una notevole sensibilità per i temi della moda e della cultura d’impresa italiana, di cui tutto il Consiglio apprezza la spinta innovativa. Per tutte queste ragioni, abbiamo deciso di sostenere il suo piano industriale con un investimento di 40,8 milioni di euro, di cui 19,5 milioni per il marketing, 17,4 milioni per il piano di rinnovamento dei negozi e 3,9 milioni per i nuovi progetti IT. I risultati che vediamo nel primo trimestre ci fanno ben sperare per il futuro”.

Miroglio Fashion: dai negozi fisici all’online, la risposta all’emergenza – 2020

La pandemia in corso rappresenta una svolta epocale per il Retail. In questi mesi si sono sperimentate nuove modalità di relazioni, comunicazione e modelli di business, e così si continuerà a fare seguendo l’evolversi della situazione: ne abbiamo discusso con Furio Visentin, Managing Director di Motivi, Fiorella Rubino e Oltre – brand di Miroglio Fashion.

 

Miroglio
Furio Visentin

La resilienza, quando si parla di tessuti, indica la capacità delle fibre tessili di riprendere la loro posizione naturale dopo aver subito una pressione anche prolungata.
Resilienza è anche la capacità degli individui e delle comunità di resistere, far fronte a un evento drammatico e potenzialmente traumatico, ma anche di riorganizzare la propria vita e le quotidiane attività positivamente.

Fin da subito, forse perché abituata più di altri settori alle dinamiche del cambiamento costante e veloce, la Moda ha reagito con velocità e spirito di resilienza al difficile periodo. Abbiamo parlato dei mutamenti in atto per il settore Retail con Furio Visentin, Managing Director di Motivi, Fiorella Rubino e Oltre– brand di Miroglio Fashion.

Quali sono state le prime azioni che, come Gruppo Miroglio, avete messo in atto per fronteggiare l’emergenza del Covid-19?

La nostra prima reazione è stata subito di mettere a disposizione il know-how tessile e produttivo del Gruppo Miroglio, per contribuire a trovare una soluzione per la necessità della Regione Piemonte di mascherine facciali. Le prime 10.000 mascherine sono state consegnate alla Regione Piemonte già il 14 marzo: chi come noi fa Abbigliamento e Retail è abituato, per necessità, a una reattività veloce.

Questa prima azione produttiva, che continua, ha avuto uno step successivo con l’apertura dei punti vendita. Le mascherine infatti sono state brandizzate per i 3 diversi marchi Oltre, Fiorella Rubino e Motivi, e rese disponibili per tutto il nostro personale: un DPI necessario e obbligatorio, che così è diventato anche un elemento di esperienza e comunicazione in store. Noi siamo retailer Fashion e per noi è importantissimo mantenere centrale la qualità dell’esperienza di shopping nei negozi fisici, anche in questa situazione.

Quali sono state, invece, le prime azione per i brand Motivi, Fiorella Rubino e Oltre?

I negozi fisici per i 3 brand al momento della chiusura rappresentavo il 95% del fatturato. Il nostro obiettivo è stato subito quello di ideare delle modalità per essere vicini alle nostre clienti, per mantenere la relazione con loro attraverso web e social, sfruttando il tono di voce, il linguaggio e un canale adatto al target dei 3 brand, che sono diversi per caratteristiche, stile di vita e valori.
Ad esempio abbiamo utilizzato YouTube per Motivi, che è il brand più orientato al “glamour”, realizzando un video con le nostre modelle riprese da varie città del mondo in lockdown ciascuna a casa propria.

Inoltre, è nata l’iniziativa di trovare le “brand ambassador” all’interno della nostra rete di vendita, tra le nostre store manager e venditrici. Abbiamo ricevuto 300 candidature su un totale di 2.500 persone e ne abbiamo scelte 6 (2 per ogni insegna), le più votate dalle loro colleghe.
Le vincitrici sono già al lavoro per intrattenere, consigliare e mantenere le relazioni online con le clienti. La loro mission è indossare e presentare le collezioni dando nel contempo consigli di stile. Gli strumenti con cui operano sono le dirette Instagram, Tik Tok, Unboxing e Stories; ogni canale e contenuto è mirato al target diverso per ciascuna delle 3 insegne.

Come sono cambiati gli spazi dei negozi fisici, per l’apertura di maggio? 

Siamo davanti a una revisione degli spazi e del layout che impatta sull’assortimento, ed è cambiata tutta la relazione prodotto-cliente, che sarà ancora più mediata dal personale.

Un esempio: la zona di ingresso che rappresentava per noi la “welcome area” adesso deve necessariamente diventare una zona di filtro, dove la cliente trova dispositivi che le garantiscono di entrare in un ambiente sanificato. I percorsi sono più liberi, riducendo il più possibile la presenza di strutture a terra, per consentire ai clienti di mantenere una distanza di un metro e mezzo/due metri.

Inoltre l’allestimento sviluppato sul perimetrale sarà esposto a taglie ridotte come in showroom e, quando la cliente sarà interessata a un capo, le sarà portato dalla venditrice direttamente dal magazzino, imbustato, sanificato e sicuro. Muta inevitabilmente tutto il cerimoniale di vendita, di conseguenza stiamo lavorando con il nostro personale al completo per formarlo e coinvolgerlo nei cambiamenti necessari.

Miroglio
Uno shop fisico di Motivi

 

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Il Gruppo Miroglio entra nel comitato Leonardo – 2018

Il Gruppo Miroglio è entrato a far parte del Comitato Leonardo in qualità di rappresentante dell’eccellenza e del know-how Made in Italy.

A rappresentare il Gruppo Miroglio all’interno del Comitato Leonardo saranno il Presidente Giuseppe Miroglio e la Vice Presidente Elena Miroglio, che ricopre anche la carica di Presidente di Miroglio Fashion. I Miroglio si aggiungono così ai numerosi imprenditori e personalità del mondo della cultura e della scienza già associati al Comitato.

Il Comitato Leonardo (www.comitatoleonardo.it), oggi presieduto dall’imprenditrice Luisa Todini, nasce 25 anni fa, nel 1993, dall’idea comune del Sen. Sergio Pininfarina e del Sen. Gianni Agnelli, dell’Agenzia ICE, di Confindustria e di un gruppo di imprenditori, con l’obiettivo di diffondere e rafforzare l’immagine di eccellenza dell’Italia a livello internazionale.

“È un onore essere entrati a far parte delle aziende socie del Comitato Leonardo, riconosciute ed apprezzate a livello internazionale come rappresentanti dell’eccellenza produttiva e dell’ingegno del nostro Paese” Giuseppe Miroglio, Presidente del Gruppo Miroglio
.
“Questa partecipazione costituisce un’importante opportunità per dare ulteriore slancio alla nostra attività in Italia e all’estero. Quando si parla di impresa, credo che sia fondamentale fare rete e condividere le proprie esperienze e il Comitato Leonardo rappresenta un’occasione per fare sistema, a livello imprenditoriale ed istituzionale. Con l’ingresso nel Comitato compiamo un ulteriore passo a rafforzamento del processo di internazionalizzazione e valorizzazione sui mercati esteri del nostro gruppo”.

Di più sul Gruppo Miroglio

Il Gruppo Miroglio, fondato ad Alba (CN) nel 1947, è una realtà industriale italiana che opera nei settori del tessile e della moda, presente in 34 paesi con 4 insediamenti produttivi. Miroglio Fashion, società del gruppo specializzata nell’abbigliamento femminile, è la terza azienda in Italia su questo mercato. Crea, produce e distribuisce 12 brand attraverso 1.188 punti vendita monomarca, 6 siti e-commerce e la presenza in 2.400 negozi wholesale. Miroglio Textile è leader nei tessuti stampati, nella carta transfer e nei film tecnici per la decorazione di varie tipologie di materiali. Il Gruppo Miroglio ha realizzato nel 2016 un fatturato di 622 milioni di euro.

Miroglio compie 70 anni – 2017

MiroglioNel luglio 1947, Giuseppe Miroglio fece installare i primi telai ad Alba, per la produzione di tessuti su scala industriale.

Oggi, dopo 70 anni, il Gruppo Miroglio, giunto alla quarta generazione, è una realtà industriale presente in 34 Paesi, con 5.500 dipendenti e 4 stabilimenti produttivi. Le sue due divisioni, Miroglio Fashion – con brand come Motivi, Oltre, Elena Mirò, Fiorella Rubino – e Miroglio Textile, leader europeo con la stampa tessuti e carta transfer, portano avanti la storia italiana di un’azienda che ha saputo continuare a crescere e innovare, dai primi telai industriali alla rete di negozi monomarca e agli investimenti in tecnologie digitali, restando fedele alle proprie origini e al territorio.

L’attività imprenditoriale della famiglia Miroglio inizia a fine ‘800 ad Alba. Carlo e Angela Miroglio commerciano tessuti, prima come ambulanti, poi, con l’apertura di un negozio nel centro della città: a inizio ‘900 l’attività è conosciuta in tutto il Piemonte. Il 1947 segna l’inizio dell’attività tessile industriale per la produzione di tessuti di seta e fibre artificiali: nell’Italia del miracolo economico, le “Tessiture Miroglio” sono tra le prime dotate di impianti moderni. Nel 1955 Giuseppe Miroglio crea uno stabilimento per la produzione di confezioni in serie, secondo il modello americano, pionieristico per l’epoca. Nasce la divisione di abbigliamento femminile “Vestebene”: i furgoncini con lo slogan “Piace! Perché Vestebene” percorrono tutta l’Italia. Nel 1959, con l’apertura di una moderna fabbrica di tintoria e stamperia, il ciclo si completa: dalla produzione del tessuto all’abito confezionato. Nei decenni seguenti, l’azienda ha continuato a crescere all’insegna dell’innovazione: dall’ingresso nel settore della carta transfer (1976) con l’inaugurazione di uno stabilimento dedicato a questo nuovo business. Oggi questa azienda si chiama Sublitex ed i suoi prodotti sono apprezzati in oltre 30 paesi nel mondo. Nella moda, Miroglio è la prima azienda italiana a dedicarsi specificamente al mondo dell’abbigliamento curvy, iniziando 32 anni fa nel 1985 con il marchio Elena Mirò, e a lanciare la prima catena italiana nel fast fashion, Motivi (1993). Dal 2001 in avanti sono nate altre insegne come Oltre e Fiorella Rubino. Oggi Miroglio Fashion ha 1.188 punti vendita monomarca, pari a oltre 10 chilometri di vetrine, e 2.400 negozi wholesale.

All’impegno imprenditoriale si accompagna da sempre l’attenzione alle persone: dai primi anni ’70 l’azienda ha promosso attività a favore dei dipendenti, creando la Fondazione Miroglio, che svolge attività di assistenza sociale, sanitaria e culturale per i lavoratori e la comunità di Alba. Negli ultimi anni, caratterizzati da un mercato sempre più massificato e sfidante a livello globale, Miroglio ha continuato a investire puntando sull’innovazione tecnologica. Per la Miroglio Fashion, con 40 milioni di euro di investimenti annunciati nel 2017 per nuovi progetti di marketing, IT con “Miroglio Retail 4.0” e l’ambizioso piano “300 in 300” che prevede il rinnovamento di 300 punti vendita su tutto il territorio italiano nel corso dell’anno, il primo trimestre ha portato un aumento di fatturato del 18%. Per la Miroglio Textile, a partire dal 2013 sono state dedicate risorse e ingenti investimenti finalizzati ad una produzione sempre più sostenibile, con stampanti digitali di nuova generazione e tecniche di produzione ecocompatibili ad affiancare le rotative tradizionali.

L’impegno nell’innovazione è rafforzato dal lancio del MIP – Miroglio Innovation Program, con cui il Gruppo promuove start up innovative nel mondo della moda. Un ulteriore passo per continuare a crescere e innovare, puntando sul territorio e sulle persone, fedeli alla propria storia. “L’innovazione, nel rispetto della tradizione, ha guidato la storia della nostra azienda fin dalle origini, caratterizzando tutte le tappe evolutive che hanno portato il Gruppo ad essere quello che è oggi” ha dichiarato Giuseppe Miroglio, Presidente del Gruppo Miroglio. “Questa è da sempre la filosofia che ci guida per costruire il nostro futuro.

La Miroglio, attraverso le varie generazioni, si è trasformata più volte, affrontando mutamenti del contesto economico, sociale e di mercato, superando momenti di difficoltà e cogliendo opportunità, anche anticipando i tempi. Dall’intuizione di mio nonno, nel tessile e nella confezione in serie dopo la seconda Guerra Mondiale, allo sviluppo del fast fashion, fino alle recenti sfide dettate da globalizzazione e digitalizzazione. I cambiamenti degli ultimi anni hanno portato alla necessità di adeguare i nostri modelli di business alle nuove esigenze del mercato, rendendoli più snelli e flessibili, pur nella valorizzazione delle competenze storiche dell’azienda. Per noi essere innovatori per tradizione significa una propensione continua al miglioramento, nel rispetto delle nostre radici”.

Gruppo Miroglio si rinnova per festeggiare i 70 anni – 2017

Gruppo Miroglio, innovazione per festeggiare i 70 anni di attività

Innovazione è una delle parole chiave per affrontare il retail. Il mercato del fashion è cambiato profondamente, così come sono profonde le trasformazioni nel retail. Rinnovare il concept degli store è una strada, ma perchè il cambiamento dia risultati deve essere visibile, importante e ragionato.
Il Gruppo Miroglio festeggia quest’anno 70 anni di attività e offre una bella lezione di coraggio d’impresa, con importanti piani di marketing: “Miroglio Retail 4.0”, investimenti importanti sul digitale nel retail e il piano 300X300 per il rinnovo dei concept e restyling degli store. Il coraggio di impresa non è un valore numerico, è un valore che si traduce in risultati. Il Gruppo Miroglio ha ottenuto un aumento del fatturato del 18% nel primo trimestre a dimostrazione che le scelte forti e nella giusta direzione hanno un ritorno.

Il piano 300 X 300 del Gruppo Miroglio

A febbraio il Gruppo Miroglio ha annunciato un piano di rinnovamento, nuove aperture e restyling di 300 punti vendita su tutto il territorio nazionale nel corso del 2017. Il progetto coinvolge i punti vendita di 8 brand del Gruppo, da Motivi e Oltre a Elena Mirò, Fiorella Rubino, Caractère, Diana Gallesi, Luisa Viola e Per Te by Krizia.

Consistenti le risorse investite con una previsione pari a 15 milioni di euro.  L’obiettivo temporale è concludere in 300 giorni l’operazione. In Italia sono stati aperti 100 cantieri entro marzo, il numero maggiore di negozi è in Lombardia, seguita dal Piemonte, regione di origine di Gruppo Miroglio.  Emilia Romagna, Puglia, Calabria e Sicilia sono altre aree interessate.

Non è il solo mercato italiano ad essere coinvolto, ma è previsto il rinnovamento di tre store in Francia, compreso l’ampliamento e il restyling del negozio di Parigi, e il rinnovamento di 7 punti vendita in Spagna per il brand Elena Mirò. Del piano fanno parte una nuova apertura in Romania a Brasov per Motivi e il rinnovamento di 3 punti vendita in Russia per lo stesso brand. Questi numeri sono importanti per chi si occupa di retail e visual merchandising, in quanto si legge un grosso investimento non solo finanziario, ma di pensiero, energie e risorse.

Il commento di Hans Hoegstedt, AD di Miroglio Fashion

«Questo piano straordinario di investimenti per valorizzare la nostra rete di negozi si inserisce nella più ampia strategia di rilancio di Miroglio Fashion» ha commentato Hans Hoegstedt, nuovo AD di Miroglio Fashion in occasione del lancio del piano. «In un mercato molto dinamico che va sempre più verso la massificazione, come quello della moda, è fondamentale saper essere sempre più vicini, sia online che offline, ai desideri delle clienti e riuscire ad offrire loro un’esperienza nei negozi sempre più distintiva e personalizzata, unica per ogni marchio. Pensiamo sia questa la ricetta vincente, per un’azienda storica della moda italiana come Miroglio, per continuare a operare con successo nel mercato italiano ed internazionale».

All’interno di questo importante piano di investimento, una parte rilevante è la creazione e l’implementazione di nuovi store concept. In un mercato complesso e di fronte a “consuma – attori” sempre più esperti non basta rinnovare i negozi, ma ripensare i concept per adeguarlo a nuovi desideri, valorizzare il prodotto, differenziarsi dai concorrenti.

Continua a leggere a pag. 74 di Technofashion – Ottobre 2017

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Miroglio innova il suo canale retail con Oracle – 2017

Miroglio Fashion sta lanciando un’iniziativa per innovare il suo canale retail, il Programma Retail 4.0, con l’obiettivo di migliorare efficienza e performance. Alla base del Programma ci sono le soluzioni della suite Oracle Omnichannel – che include Oracle Retail Xstore Point-of-Service, Oracle Retail Customer Engagement e Oracle Retail Order Broker. Miroglio Fashion crea e distribuisce 11 marchi, tra cui Fiorella Rubino, Oltre, Motivi, Elena Mirò, Caractère in oltre 1.110 punti vendita in 34 paesi.

L’innovazione fa parte del DNA di Miroglio Fashion. Con questo progetto vogliamo portare soluzioni 4.0  – come le tecnologie RFID, Smarter Stores e una Dealing Room per gestire in modo collaborativo il riassortimento dei prodotti. Nei punti vendita, l’utilizzo delle tecnologie digitali e di Oracle Retail arricchirà l’esperienza di shopping dei nostri clienti, e allo stesso tempo miglioreremo l’efficienza dei nostri negozi” ha dichiarato Hans Hoegstedt, il nuovo CEO di Miroglio Fashion.

Sviluppata in partnership con Oracle Retail Consulting, l’iniziativa Omnichannel supportata dalle soluzioni Oracle Retail permetterà di attivare nuovi modi di integrare negozi fisici e canale online. L’iniziativa interessa l’intero network internazionale composto da 1.100 negozi – sia gestiti direttamente, sia dati in gestione a dei partner.

Con il programma Retail 4.0 gradualmente daremo corpo alla nostra visione del futuro per il retail. La tecnologia permetterà alle nostre persone di esprimere tutto il loro potenziale, dando loro conoscenza dei bisogni e delle aspettative delle donne che scelgono il nostro marchio” ha dichiarato Hoegstedt. ”Oracle ha ottenuto la nostra fiducia grazie alle caratteristiche della sua offerta e all’ampiezza delle sue referenze di applicazioni Omnichannel”.

Oracle Retail ha creato delle soluzioni che sono fondamentali per definire la nostra strategia. L’innovazione è essenziale per la nostra proposta al mercato e la realizziamo in modo concreto, con un approccio cloud first, che si basa sulla mobility disponibile ovunque, considera l’integrazione la migliore scelta, supporta un retail moderno, sfrutta la tecnologia e la scalabilità” ha dichiarato Ray Carlin, Senior Vice President and General Manager, Oracle Retail. ”Oracle è onorata di essere parte di un’iniziativa così importante per il Gruppo Miroglio”.

Miroglio Textile e Stefano Arienti insieme a Première Vision – 2012

Creatività, velocità produttiva e qualità progettuale attraverso la stampa digitale: Miroglio Textile porta al centro di Première Vision una delle sfide cruciali per il settore del tessile e lo fa con un’inedita performance di Stefano Arienti, fra gli artisti più importanti sulla scena italiana, che vedrà la creazione di nuovi tessuti in tempo reale. All’interno dello stand di Miroglio Textile, trasformato per l’occasione in studio d’artista, durante le giornate del 19 e 20 settembre, dalle 9 alle 18.30, si stamperanno tessuti originali in seta e cotone con un veloce e dinamico sistema di stampa digitale. Un’iniziativa realizzata nell’ambito del progetto Metri d’Arte, presentato in anteprima proprio a Première Vision a Parigi lo scorso febbraio, che vedrà a breve il lancio della nuova edizione.
“Come si può ripensare il processo produttivo di un tessuto sfruttando la rapidità, la qualità e l’infinita libertà creativa che la stampa digitale concede?” La risposta di Miroglio Textile, in occasione della due giorni parigina, sarà una performance nata dalla collaborazione tra Stefano Arienti e l’ufficio stile dell’azienda, a cavallo fra lavoro artistico e nuovo concept per la produzione industriale. Il risultato è una serie di tessuti d’artista elaborati al momento con il coinvolgimento stesso del pubblico fieristico e stampati in tempo reale, ma contestualmente esclusivi proprio per la loro unicità. I visitatori potranno infatti offrire spunti o elementi di partenza per la creazione dei tessuti, come oggetti o immagini a disposizione, innescando così il procedimento artistico. Il materiale ricevuto sarà poi rielaborato artisticamente e digitalizzato. Infine, un plotter stamperà in diretta i tessuti d’artista. Il processo creativo troverà quindi compimento nella realizzazione dei tessuti proprio grazie alle potenzialità offerte dalla stampa digitale.
La collaborazione tra Stefano Arienti e Miroglio Textile è iniziata nel 2011 all’interno del progetto Metri d’Arte, che ha visto l’artista produrre insieme alle stiliste dell’Ufficio stile le stampe per due collezioni d’artista: “trame” e “ritagli di natura”. Metri d’Arte è un progetto artistico che porta Miroglio Textile a proporsi come innovativo laboratorio di pensiero e sperimentazione in grado di dare vita a tessuti pensati, ideati e realizzati come vere opere d’arte partecipata e dotati al tempo stesso di bellezza, anima e contenuto. Inaugurato in occasione di Première Vision Parigi 2012 primavera/estate, Metri d’Arte ha visto il coinvolgimento di Stefano Arienti, Massimo Caccia e Maggie Cardelús, che hanno realizzato con successo 6 linee per un totale di 21 tessuti d’artista. Metri d’Arte, a cura di Trivioquadrivio, nasce come punto d’incontro fra arte e industria per esplorare con entusiasmo nuove frontiere della creatività.