Le calze che diventano arte, in mostra a Forte dei Marmi

    Dal 19 giugno al 31 luglio la galleria Poleschi Arte di Forte dei Marmi ospita la personale, dal titolo ”Ala. Trame esistenziali”, di una giovane e particolare artista viterbese, Antonella Isanti, conosciuta dagli amanti del settore con lo pseudonimo di Ala. La mostra a cura di Luciano Caprile presenta oltre 130 opere databili agli ultimi dieci anni della sua produzione da cui si evince la lezione – e quindi l’ispirazione – appresa da alcuni grandi del Novecento italiano. Nata come pittrice informale, Ala negli anni Novanta si stacca dalla pittura per passare ad una fase di ricerca e di presa di consapevolezza del suo essere artista attraverso l’utilizzo di materiali di uso quotidiano come corde, legni, calze femminili di seta e nylon e stoffe recise. Ala usa una cornice o un telaio come punto di partenza e costruisce assemblaggi di trame ripetute, nodi ed intrecci intricati che la portano a superare definitivamente la superficie del quadro tradizionale per inoltrarsi in una sorta di tridimensionalità tattile, in cui i materiali, nella loro semplicità disarmante, assumono inaspettatamente un valore simbolico e diventano arte. 

    Il curatore della mostra, Luciano Caprile, interpreta l’uso della cornice come un “pretesto costruttivo che diventa per noi che guardiamo lo specchio dei nostri pensieri e della nostra anima. […] Possiamo trovare nell’intricato smarrimento delle corde, delle calze, nella ripetuta e insinuante cucitura delle stoffe recise un percorso che ci appartiene perché simula la sostanza variabile e non sempre decifrabile dell’esistenza.”

    Tra le opere più recenti in mostra, segnaliamo Nebbia (2010) in cui la velatura bianca in primo piano sembra mitigare gli intrecci più aspri di sfondo e Hard and soft in cui l’uso di materiali diversi rappresenta il confronto e il contrasto tra realtà ed apparenza, verità e racconto, fuga e trappola. Una particolarità: in molti casi i titoli delle sue opere non rispecchiano ciò che la superficie mostra; Ala infatti ritiene che questo sia un modo per dare alle sue opere un valore aggiunto nato dall’emotività di un attimo.

    Ala – Trame esistenziali

    Poleschi Arte, Forte dei Marmi

    19 giugno – 31 luglio 2011