Le aziende e la gestione sostenibile dell’acqua

faucet waterSono stati presentati i risultati di un’indagine internazionale realizzata dall’ente di certificazione DNV GL–Business Assurance, in collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (Unido) e con il supporto dell’istituto internazionale di ricerca GFK Eurisko sul comportamento delle aziende in merito a una gestione sostenibile dell’acqua. Dal rapporto risulta che la gestione delle risorse idriche è un tema che preoccupa a livello personale (73%) e a livello sociale (83% degli intervistati), ma anche in prospettiva di “business”. Il 70% delle aziende considera infatti le problematiche relative alla gestione dell’acqua rilevanti per le proprie strategie aziendali, con punte dell’85% nel caso di imprese che utilizzano acqua nei processi produttivi. Dallo studio emerge inoltre che, tra le preoccupazioni da parte delle aziende, la riduzione dei consumi è in cima alla lista.

Spinte da esigenze di misurazione e di ottimizzazione, la metà delle imprese ha intrapreso iniziative di gestione dell’acqua negli ultimi cinque anni. Le tre iniziative più comuni sono il monitoraggio dei consumi, la definizione di obiettivi specifici e l’investimento in dispositivi idrici efficienti. Il rapporto evidenzia, inoltre, che dalle iniziative legate alla gestione dell’acqua, le aziende hanno beneficiato specialmente in termini di conformità alle normative e di risparmio economico. I principali ostacoli al progresso nella gestione delle risorse idriche, invece, vengono identificati nelle ristrettezze economiche, nell’assenza di particolari pressioni e nella mancanza di adeguata consapevolezza in materia. Per il futuro le aziende si aspettano di focalizzarsi molto di più sulla gestione dell’acqua e il potenziale legato a questi aspetti è molto alto, sia in termini di riduzione dell’impatto ambientale sia in termini di miglioramento della performance aziendale, grazie all’incremento di risparmi finanziari e del miglioramento del vantaggio competitivo. Le attività legate all’efficienza rimarranno le azioni più diffuse, ma aumenteranno anche attività più sofisticate come la formazione del personale e la conduzione di audit.