L’appello di Acimit contro la soppressione dell’ICE

    “Ci siamo nuovamente, per fare cassa si vuole sopprimere l’ICE la cui utilità è fondamentale per accompagnare le piccole e medie imprese sui mercati esteri” così commenta la notizia ANSA (27 giugno, 15:33: prevista anche la soppressione dell’Ice) Sandro Salmoiraghi, il Presidente di ACIMIT (l’Associazione dei costruttori italiani di macchine tessili, un settore rivolto all’estero fin dai primi anni ’60, che attualmente esporta quasi l’80% del fatturato). “Occorre che il Governo intervenga non per chiudere l’istituto, bensì per rendere meno frammentata la promozione del nostro Paese sui mercati esteri, dove troppi attori operano senza una strategia comune”.
    ICE deve essere messo in grado di operare con efficienza, interventi di razionalizzazione e riorganizzazione sono sicuramente indispensabili, senza tuttavia disperdere le professionalità che l’istituto vanta al suo interno. “La sensazione è che, al posto di operare tutti per il rafforzamento dell’unico ente che affianca le imprese sui mercati esteri, – ha proseguito Salmoiraghi – si stia svolgendo una lotta incomprensibile che vedrà le imprese perdenti”.
    ACIMIT, con la fondamentale collaborazione del Ministero per lo Sviluppo Economico, presieduto dal ministro Romani, e dell’ICE, realizza ogni anno decine di iniziative che vedono coinvolte numerosissime imprese sui mercati esteri, con soddisfazione.
    “Si pensi invece a migliorare l’istituto, ed ad accrescere i fondi per la promozione, crollati oramai a poco più di una trentina di milioni per tutto il sistema delle imprese esportatrici italiane”, conclude Salmoiraghi.