Crescono le opportunità per il Made in Italy in Mozambico

Foto: Simon Deiner/SDR Photo
Foto: Simon Deiner/SDR Photo

La missione di CNA Federmoda appena conclusasi ha dimostrato come anche il Mozambico possa offrire opportunità di mercato per il made in Italy. Questo Paese dell’Africa Australe sta registrando una costante crescita del PIL da diversi anni, con una media del 7,5% nell’ultimo decennio e previsioni per un + 8,5% per il 2013.

L’ormai consolidata partecipazione di CNA Federmoda alla Mozambique Fashion Week nell’edizione appena conclusa è andata oltre lo  scambio di conoscenze tra giovani stilisti italiani e mozambicani e il confronto tra esperienze formative; la missione è stata, infatti, anche l’occasione per incontrare le principali boutique di moda presenti a Maputo e alcuni grandi distributori di abbigliamento. “Grazie alla collaborazione e al supporto dell’Ambasciata d’Italia a Maputo – ha dichiarato Antonio Franceschini, Responsabile Nazionale CNA Federmoda, a capo della missione in Mozambico – siamo entrati in contatto con realtà commerciali posizionate sulla fascia alta e medio-alta del mercato, riscontrando un grande interesse e opportunità per le imprese della moda made in Italy. Quest’anno avevamo con noi un marchio di rilievo come Paola Frani, che oltre a partecipare alla serata della MFW 2012 dedicata ai brand internazionali ha potuto sondare le opportunità di mercato di questo Paese” ha concluso Antonio Franceschini.

“E’ stata un’esperienza che è andata oltre le nostre aspettative. – dichiara Davide Fusaroli, socio con Paola Frani della griffe – Ho partecipato alla missione di CNA Federmoda con spirito spinto dalla volontà di verificare alcune informazioni che avevo recentemente letto sulla stampa internazionale, rispetto alla crescita di molti Paesi dell’Africa sub-sahariana. “Ho incontrato titolari di boutique che presentano già marchi del luxury mondiale e che hanno espresso grande apprezzamento per la nostra collezione. Torniamo a casa con interessanti contatti che auspichiamo possano concretizzarsi in operazioni commerciali già nel prossimo mese di febbraio quando abbiamo fissato i prossimi incontri in Italia con i buyer mozambicani.  Credo che questa parte dell’Africa debba essere  messa al centro dei programmi di sviluppo e riposizionamento del nostro sistema moda, con l’aiuto della CNA, ma auspicando il supporto delle Istituzioni italiane dedicate all’internazionalizzazione delle nostre imprese”.

Questa ulteriore esperienza africana conferma dati emersi da recenti analisi e un trend in corso ormai da alcuni: l’Africa australe sta ridefinendo il proprio posizionamento nello scenario mondiale; è un’area dove sicuramente restano grandi problematiche legate soprattutto alla qualità della manodopera più o meno specializzata e dove vi è molto da fare sulla formazione e l’istruzione in generale. Le condizioni di stabilità politico/istituzionale che ormai sembrano consolidate potranno sicuramente accelerare il recupero di tante lacune. Inoltre lo sviluppo demografico che vede sempre più tanti giovani africani voler costruire migliori condizioni di vita rappresenta una condizione di sicuro interesse.