Vestire la personalità delle donne, in particolare delle spose, è la missione di vita di Elisabetta Polignano. Stilista ma anche sarta che respira il laboratorio quotidianamente per creare davvero un capo made in Italy al 100% (si pensi per esempio al solo impiego di sete italiane).

La sua fonte di ispirazione è l’animo femminile raccontato attraverso una scrittura creativa personale, fatta di esperienze personali, background culturale e spirito d’osservazione del mondo.

Il punto di forza del brand è di certo l’artigianalità poiché ogni abito è confezionato ad hoc e rigorosamente a mano. L’abito si rivela come «un atto d’amore», spiega la stilista.

Descrizione del capo di Elisabetta Polignano

Il capo esaminato nel numero di Giugno di Technofashion è il modello Zoral inserito nella collezione Colors 2017. Per l’approfondimento del capo ci siamo avvalsi della collaborazione di Dario Mongioy, Direttore generale di Elisabetta Polignano.

Bozzetto Zoral Elisabetta Polignano

L’aspetto complessivo del capo è quello di un abito molto leggero e confortevole.
Il capo è composto nella parte superiore da un corpino aderente molto sagomato che parte dalla linea del decolté e termina sul primo bacino. Il corpino deve fasciare e irrigidire il busto ma allo stesso tempo, essendo un capo da vivere intensamente l’intero giorno, deve risultare anche comodo e funzionale. Nella parte superiore sono posizionate delle roselline in tulle in differenti colori, tutte realizzate a mano. Le tonalità e le sequenze dei colori sembrano riprodurre un fondale marino tropicale, da cui è proprio stata tratta l’ispirazione per la realizzazione di questo capo.

Nella parte inferiore del bustino, sono annodate delle cinture in tulle, anche queste in differenti colori.Segue l’ampia e vaporosa gonna a ruota, composta da uno strato di fodera nella parte interna a contatto con il corpo, uno strato di tulle su cui vengono applicate una serie di balze per dare maggior volume e a seguire uno strato di tessuto in seta duchesse. Infine, esternamente sono posizionati ulteriori strati di tulle, roselline, pezzi di tulle arricciati in lunghezza in modo tale da sembrare dei tentacoli, sempre richiamando il tema del fondale marino. L’insieme dei decori tra la parte superiore e inferiore del capo, è posizionata tendenzialmente nella parte sinistra dell’abito, in quanto la parte destra della sposa è solitamente occupata dal suo accompagnatore.

Le fasi di produzione

Il taglio di questo abito non presenta particolari difficoltà, segue la fase di preparazione e suddivisione del lavoro per tipologia di prodotto o semilavorato, vengono quindi lavorati separatamente da diversi gruppi di lavoro, il corpino, la gonna con le balze, le roselline con le parti di tulle arricciate.

Il corpino è composto da quattro pezzi sia per il davanti che per il dietro, questi sono doppiati con tela per dare maggior sostegno, in fase di assemblaggio su questi vengono inserite le stecche plastificate. Nella parte superiore del corpino viene cucito un nastro in sbieco, precedentemente stirato in tiro, per mantenere un minimo di elasticità. La base del bustino così assemblata viene messa sul manichino e su di essa vengono posizionate le roselline, con un gran numero di punti a mano.

collezione Colors 2017 Elisabetta Polignano

Nello stesso tempo viene realizzata la gonna in tulle su cui vengono posizionate la balze, sempre in tulle, precedentemente arricciate, la percentuale di arricciatura cambia a seconda del posizionamento sulla gonna in tulle. L’esatta misura in vita viene garantita dall’inserimento di un nastro in dritto filo. Mentre le gonne superiori vengono preparate e bloccate tutte in vita con un ulteriore nastro in sbieco.

Segue la fase di assemblaggio generale in cui il corpino viene inserito tra la gonna in seta duchesse e la gonna il tulle. L’abito viene nuovamente messo sul manichino per il posizionamento degli ulteriori decori sulla gonna. Seguono le fasi di controllo delle misure e lo stiro, molto limitato per non alterare la naturale morbidezza degli strati di tulle e dei decori in generale…

Continua a leggere a pag. 50 di Technofashion – Giugno 2017

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