Come la moda asiatica influenza i trend internazionali

La Camera di Commercio Italiana in Giappone (ICCJ) e la Japan fashion week, in occasione della Amazon Fashion Week hanno tenuto una conferenza sul ruolo che l’Asia ricopre nel mondo del fashion sulle influenze sul mercato globale di quest’ultima. Gli speaker Antonio Cristaudo (Marketing Development Manager per Pitti Immagine) e Monica Kim (Writer per Vogue.com) ha spiegato come le tendenze asiatiche stiano influenzando il mercato internazionale.

Antonio Cristaudo, Marketing Development Manager per Pitti Immagine: “I marchi esteri all’ultimo Pitti Uomo erano il 44% sul totale dei marchi, mentre se si prendono in considerazione e ci si focalizza sulle sezioni di ricerca i brand esteri erano il 57%”. Monica Kim, Vogue.com editor: “c’è un grande interesse sul fashion e sulla scena asiatica. Un fenomeno che si sta verificandio grazie alla presenza di nuovi talentuosi stilisti giapponesi sempre più famosi e raggiungibili anche grazie alle piattaforme internet”. Akiko Shinoda, Director of international affairs of Japan Fashion week: “penso che lo sviluppo del mercato del fashion asiatico sarà il più veloce al mondo. L’Asia influenzerà sempre di più la produzione, la distribuzione ma anche lo stile della moda internazionale”. Durante l’evento due dei più famosi e talentuosi stilisti della Fashion week giapponese hanno esposto le loro nuove collezioni. I due stilisti hanno inoltre hanno dato la loro visione di stile, cercando di spiegare come i concetti e i valori dietro le loro creazioni si basino su una cultura asiatica, distante in termini culturali ma sempre più vicino allo stile fashion internazionale.

Nguyen Cong Tri (Vietnam): “la mia opinione è che la moda non dev’essere legata al lusso. Il fashion deve ispirarsi alla tradizione e raccontare una storia, la storia della vita di tutti i giorni. Gli abiti, indossati, devono ispirarci splendore, positività ma sopratutto gioia. La collezione “EM HOA” è una estensione della bellezza, ispirata ai venditori di fiori di Saigon, la città dove ho vissuto per oltre 20 anni. A Saigon i poveri lavoratori utilizzavano vestiti per proteggersi e trasportavano fiori sui carri. Non riuscivo quasi a scorgere i loro visi, quello che mi ha sempre colpito era il ‘giardino mobile di fiori’ che esplodeva alle loro spalle. Questo per me significa libertà del fashion, non a caso “EM HOA” significa semplicità e innocenza che porta pace in città.

Un approccio differente per Linda Charoenlab, Lalalove Creative Director (Thailand) che concentra il suo stile sulle forti passioni, come nel suo caso, alla passione per il suo lavoro: “fai della tua passione il tuo obiettivo e di quest’ultimo il tuo lavoro”.